L'istituzione

Crescono i servizi a supporto della Federazione di Comuni

L'istituzione
 
 
Le attività della Polizia locale della Città metropolitana

Per la prima volta dalla sua costituzione il Corpo di Polizia locale della Città metropolitana è stato continuativamente impegnato nell’affrontare fenomeni naturali ad alta criticità, la cui sequenzialità ha messo alla prova e a valore (numerosi i riconoscimenti ottenuti) l’apporto specialistico dell’ Organizzazione.

Nel quinquennio trascorso infatti, anche sul territorio metropolitano il cosiddetto climate change ha prodotto un intensificarsi, in frequenza e in potenza, di eventi o picchi di stress climatico quali: le piogge torrenziali e le bombe d’acqua del 2016; il gelicidio del novembre-dicembre 2017; la siccità prolungata e le emergenze idriche del 2018; l’alluvione di Castel Maggiore del febbraio e l’esondazione dell’Idice nel budriese nel novembre 2019; gli incendi, le frane e i dissesti idrogeologici del 2020. In questo scenario agenti e ufficiali del Corpo di Polizia hanno assicurato soccorsi e supporti, assistenza tecnica e operativa, salvaguardato risorse. Il quadro emergenziale è stato completato nel 2020 e nel 2021 nella gestione degli interventi e della vigilanza durante i periodi di lockdown.

Complessivamente nel corso del mandato si è risposto e si sono gestite oltre 6.000 segnalazioni e richieste di intervento, si sono effettuate circa 400 operazioni inter-Forze, si sono coordinati e curati oltre 4.000 servizi del volontariato ed effettuati oltre 250 salvataggi di animali selvatici, volatili e animali di affezione (si ricorda che nella primavera/estate del 2018 furono salvate alcune migliaia di pesci dai fiumi in secca e prelevati a mano uno per volta).

Con riguardo all’attività ordinaria, in questi anni il Corpo ha effettuato 2.506 controlli ambientali che hanno prodotto 247sanzioni e circa un centinaio di notizie di reato.

In campo naturalistico il Corpo ha accertato 2.261 violazioni in esito a oltre 10.000 controlli svolti.

Con riguardo alla fauna, la flessibilità e l’adattabilità al contesto di molte specie ha prodotto un incremento della prolificità ed un’espansione sul territorio. Cinghiali e nutrie sono cresciuti a dismisura, impegnando agenti e volontariato di vigilanza in migliaia di azioni di contenimento. 

I servizi faunistico venatori ammontano a oltre 10.000 (quantità simile a quella per le nutrie) e i servizi ittici a circa 3.000. Il lockdown e la limitazione agli spostamenti hanno favorito lo sviluppo della capacità esplorativa di molte specie selvatiche (lupi inclusi) avvalorando la constatazione scientifica che la sopravvivenza alimentare non dipende più, in modo esclusivo, dall’habitat naturale.

I prossimi anni diranno se ci troviamo di fronte ad un’evoluzione etologica che segni un cambiamento di scenario. Corpo di Polizia, strumenti, tecniche e azioni di contenimento e controllo andranno sviluppati sia incrementandoli sia rendendoli qualitativamente più efficaci. La cura e la sicurezza del territorio lo richiedono. 

L'Ente torna a crescere con nuove assunzioni

Dopo anni di contrazione del personale, in questo mandato l’Ente ha potenziato significativamente la propria struttura organizzativa con circa 200 nuove assunzioni effettuate. Un investimento necessario per poter seguire i tanti progetti avviati sul territorio in questi anni.

Una crescita che realizza un ricambio generazionale e che proseguirà anche nei prossimi anni. L’ultimo Piano dei fabbisogni di personale 2021/2023 approvato da Palazzo Malvezzi a inizio 2021 prevede infatti 90 assunzioni a tempo indeterminato (a fronte di 56 cessazioni) e 46 contratti a tempo determinato. In totale dunque verranno effettuate 136 assunzioni nell'arco del triennio proseguendo l’investimento della Città metropolitana di Bologna sul capitale umano e sulle competenze avviato nel 2018.

Il rafforzamento della governance metropolitana e il supporto ai Comuni

L'ente ha lavorato sul rafforzamento della propria governance istituzionale supportando i processi di associazionismo comunale e favorendo le collaborazioni istituzionali.
Con un innovativo apparato regolamentare ha rinforzato le modalità di svolgimento della Conferenza metropolitana e dell'Ufficio di presidenza garantendo la partecipazione dei Comuni ed incardinando in tali ambiti tutti i luoghi di confronto con il territorio.

Nel solco della storica tradizione bolognese in tema di esercizio delle funzioni ha supportato le Unioni nel loro consolidamento e sviluppo.

La Città metropolitana di Bologna ha pertanto partecipato al progetto promosso da ANCI Metropoli strategiche che si è articolato in diverse fasi: una di analisi dell'attuale assetto amministrativo delle 7 forme associative intercomunali, che ha visto un percorso formativo per dipendenti e amministratori neo-eletti sulla governance dell'area metropolitana bolognese e incontri con le Unioni sul territorio, confluito nel Report "Le Unioni di Comuni dell'area metropolitana bolognese. Lo stato di salute". Una seconda fase che si è conclusa con una proposta di consolidamento e sviluppo del sistema delle Unioni approvata dalla Conferenza metropolitana nel 2019.

Infine l'Ente ha evidenziato una forte propensione all'attivazione delle sinergie fra enti locali del territorio elaborando una convenzione quadro con le Unioni di comuni e 19 accordi attuativi sulle principali funzioni di line e di staff del territorio.

Centrale Unica di Committenza: la Città metropolitana diventa Soggetto Aggregatore

Dal luglio 2016 l'Ente è iscritto all’apposito Albo dei Soggetti aggregatori istituito presso l'ANAC. E' dunque una centrale di committenza qualificata ex lege e legittimata a bandire procedure a evidenza pubblica di acquisto di alcune categorie di beni e di servizi previste in appositi decreti ministeriali, periodicamente aggiornate. Alle convenzioni con i fornitori sottoscritte in esito alle procedure di gara possono aderire Amministrazioni/Enti non sanitari aventi sede nel territorio della Regione Emilia-Romagna, quali, a titolo esemplificativo Comuni, Unioni di Comuni, Province, Regione, nonché loro associazioni o consorzi, Società a totale partecipazione pubblica, ASP, Camere di Commercio ed Enti pubblici non economici.

L'Ente ha attivato negli anni 8 convenzioni per alcuni importanti servizi di facility management immobili (Manutenzione e pulizia aree verdi, manutenzione impianti di trasporto e sollevamento, manutenzione impianti antincendio, anagrafica tecnica, Minuta Manutenzione Edile, Servizio Energia e gestione e manutenzione degli impianti termici invernali ed estivi), nonchè di manutenzione stradale (Manutenzione del verde e di pertinenze stradali e argini), per un importo complessivo di circa 88 milioni di euro, cui hanno aderito numerosi enti (Comuni, Unioni, Province, Asp, Inps, Università etc) arrivando in molti casi a saturare l'intero massimale disponibile. Per lo svolgimento di questa attività l'Ente ha ricevuto dal MEF importi significativi tratti da apposito fondo.

Verso Amministrazioni sempre più digitali: i servizi per Comuni e Unioni

La Città metropolitana mette a disposizione del territorio alcuni servizi in ambito informatico (che vanno dall’investimento iniziale per le licenze d'uso alla gestione e manutenzione dei software necessari) tra cui: i Servizi demografici on-line per l’erogazione di certificati a cittadini e professionisti; Garsia Unificato per il supporto informatico unico metropolitano dei servizi sociali e socio-sanitari; il Sistema unificato di posta elettronica e di collaborazione, basato su Zimbra (un unico sistema di collaborazione con email, chat, gruppi di lavoro, video riunioni… che unisce al momento Città metropolitana, 3 Unioni (Terre di Pianura, Terre d'acqua, Appennino Bolognese) e Asp Seneca; il rilascio della Firma digitale ai Comuni e alle Unioni del territorio; la Posta elettronica certificata (450 quelle istituzionali attivate fino ad oggi dalla Città metropolitana per i Comuni).

Nasce l'Agenzia metropolitana di comunicazione pubblica

A inizio mandato è stato istituito il Coordinamento comunicazione metropolitano tra Città metropolitana, Comuni e Unioni di Comuni con l'obiettivo di raccontare il territorio metropolitano, i suoi eventi, le sue eccellenze, i servizi ai cittadini, le attività delle Pubbliche amministrazioni ecc. in modo più organico ed efficace al di là dei “confini” istituzionali, agendo come una federazione di Comuni. Per avviare questo nuovo modello di comunicazione ci si è dotati di alcuni strumenti: una sala stampa metropolitana, una testata giornalistica “Bologna Metropolitana” con un proprio sito web ed ospitata dalla rete dei periodici cartacei dei Comuni, un hashtag comune per i social (#BolognaMetropolitana), un profilo Instagram (@BolognaMetropolitana) primo esperimento del genere in Italia gestito in rete dai Comuni che raccontano così il territorio attraverso immagini dalle diverse zone. A partire da questa esperienza è nata poi l’Agenzia metropolitana di comunicazione pubblica per rafforzare questo coordinamento mettendo in rete forze e strumenti.

Le istituzioni della Città metropolitana

Le due Istituzioni della Città metropolitana sono state, nel mandato, rivitalizzate e ripensate nel ruolo e negli obiettivi, puntando a renderle organismi di sviluppo di azioni innovative e sperimentali al servizio dell’intero territorio metropolitano.

 

Istituzione Villa Smeraldi - Museo della Civiltà Contadina

Sostenuta anche dal Comune di Bologna e da quelli di Castel Maggiore e Bentivoglio, attraverso l’Unione Reno Galliera, è luogo di storia, cultura e salvaguardia del Patrimonio relativo al lavoro agricolo nelle campagne bolognesi fino agli anni ‘50 del Secolo scorso.
L’Istituzione, negli ultimi 5 anni, ha operato per diventare luogo di comunità e di opportunità per tutti, attraverso alcune priorità: salvaguardia e comunicazione del Patrimonio Culturale, con nuovi allestimenti (sala multimediale, nuova sezione “Il Miele e lo Zucchero”, la storica Pista da ballo “Incanto Verde”), coesione sociale con l’affidamento della gestione della Locanda Smeraldi e di alcuni servizi a una Cooperativa sociale di tipo A+B, per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, attrattività turistica (itinerari ciclopedonali, servizio noleggio bici; “Open Day del Gusto”, Feste della Trebbiatura e della Semina), sostenibilità (con importanti lavori di efficientamento energetico e il “Museo a cielo aperto” con Pomario, orto, campo di canapa).


Istituzione Gian Franco Minguzzi
Nato nel 1980 come Centro di studio e di documentazione sulla storia della psichiatria e dell’emarginazione sociale il Minguzzi in questi 5 anni ha ampliato la propria mission realizzando importanti progetti per favorire una cultura della coesione sociale e promuovere l'innovazione nel sistema del welfare metropolitano, con particolare riferimento alla salute mentale della popolazione, al benessere personale, sociale e relazionale di giovani, adulti e anziani, all'integrazione interculturale ed al welfare culturale.

Molti i progetti nati in questo mandato: dalla formazione degli operatori sul “budget di salute” alla valorizzazione degli archivi della psichiatria a partire dall’ex-Ospedale Psichiatrico Provinciale “F.Roncati” fino a quelli di Budrio e Persiceto. E ancora: “SOStengo! - Azioni di valorizzazione e supporto agli Amministratori volontari di Sostegno” con sportelli di informazione e supporto in tutti i distretti del territorio metropolitano, percorsi di formazione e gestione dell’Elenco metropolitano. Infine il Progetto regionale Teatro e Salute Mentale per il raccordo e la facilitazione tra i vari Dipartimenti di Salute Mentale dell’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di una produzione di spettacoli di importante valore artistico e terapeutico e della creazione di una rete nazionale.

L'edilizia istituzionale

Il restauro di Palazzo Malvezzi. Tra il 2017 e il 2018 sono state restaurate le facciate di Palazzo Malvezzi de’ Medici, sede della Città metropolitana, che dal 2014 erano protette da un’impalcatura messa a protezione dei passanti per possibili distacchi di materiale. I dettagli delle due facciate, ispirate agli esempi del Rinascimento romano, sono stati svelati dagli accurati restauri costati 980.000 euro. Con l’obiettivo di valorizzare al meglio la bellezza e la storia del palazzo, in occasione della fine dei restauri, sono stati progettati nuovi strumenti di comunicazione tra cui un sito dedicato che ne racconta la storia e permette un tour virtuale a 360° di tutte le stanze del piano nobile dell’edificio e un video di 4 minuti che racconta il Palazzo e gli ultimi lavori di restauro. Al Palazzo, e in particolare a questi ultimi interventi di restauro, è stato inoltre dedicato un volume edito dalla Bononia University.


Altri interventi di manutenzione straordinaria realizzati in questi ultimi anni hanno riguardato: il Museo della Civiltà Contadina a San Marino Bentivoglio, la Casa Cantoniera di Pieve di Cento e la sede operativa provinciale di protezione civile. Inoltre con oltre 900mila euro sono stati eseguiti i lavori per l’adeguamento prevenzione incendi di Palazzo Malvezzi, il rifacimento della copertura della Caserma Carabinieri di Castiglione dei Pepoli e ad altri lavori di manutenzione su vari immobili istituzionali. Infine grazie ai Fondi per lo Sviluppo e la Coesione-FSC (989.192 euro) è stata finanziata la riqualificazione ed efficientamento energetico di Villa Smeraldi ultimato nel dicembre 2020.