Mobilità e viabilità

Ad altra velocità verso una mobilità sostenibile e lo sblocco delle infrastrutture

Mobilità e viabilità
 
 
Il Piano Urbano della mobilità Sostenibile

Nel 2019 Bologna è la prima Città metropolitana italiana ad approvare il PUMS Piano Urbano della Mobilita Sostenibile che definisce i progetti strategici della mobilità fino al 2030: 2 miliardi di investimenti per una rivoluzione che porti le persone a spostarsi per il 60% in modo sostenibile (rispetto all’attuale 40%) puntando in particolare su: piedi, bici e Trasporto Pubblico Metropolitano (7 linee di Metrobus, 4 linee di Tram, 5 linee di Sfm) che per la prima volta considera come un unico territorio oggetto di interventi quello metropolitano, e non più separatamente gli ambiti urbano ed extraurbano.
Tanti i progetti previsti dal Pums già partiti in questo mandato: dal tram di Bologna (finanziata la linea rossa e in progettazione quella verde) al metrobus (7 corridoi extraurbani infrastrutturati in modo da garantire collegamenti bus veloci e frequenti di cui sono state progettate - e sono in via di finanziamento - le prime due linee Bologna-Granarolo-Baricella e Bologna-Castenaso-Medicina), dal primo esperimento in Italia di linea di trasporto pubblico finanziata da un soggetto privato (la Soc. Philip Morris in Valsamoggia nel 2019, a cui ne stanno seguendo altre tra le quali, da settembre 2021, un nuovo servizio di trasporto pubblico nel territorio di Ozzano, cofinanziato dalla Soc. IMA) all’attivazione di bike e car sharing elettrici a Bologna fino alla Ztl ambientale nel capoluogo e all’agevolazione tariffaria con bus urbano gratuito per chi ha l’abbonamento treno o bus extraurbano. Avviati inoltre i percorsi di progettazione partecipata per i Centri di Mobilità di Vergato e Castel San Pietro Terme.

Tra gli altri importanti obbiettivi conseguiti per il trasporto pubblico possiamo citare l’avvio della prima linea di filobus Crealis ad accostamento guidato alle fermate tra Bologna e San Lazzaro da luglio 2020, e - caso unico in Italia - il pressoché totale rinnovo nel biennio 2019-20 dei treni (con 86 nuovi convogli tra ROCK e POP) impiegati per il Servizio Ferroviario Metropolitano , che ha visto un aumento di passeggeri, tra 2016 e 2019, superiore all'11% medio con una crescita vicina al 30% su alcune linee come la Bologna-Vignola e la Bologna-Imola.

Un capitolo a parte merita la Bicipolitana, prima rete ciclabile metropolitana d’Italia, lanciata dalla Città metropolitana nel 2020: 1.000 km di ciclabili (143 i km realizzati in questi due anni che si sommano ai 145 già esistenti) di cui 493 km sulle principali direttrici di spostamento che a partire da Bologna connettono tutti i principali centri abitati, poli produttivi e funzionali del territorio. Nel periodo del Covid si è accelerato su questo progetto con la connessione ciclabile dei comuni dell’hinterland al capoluogo i cui cantieri termineranno entro il mandato. A “trainare” una delle principali novità positive del mandato anche il grande successo della Ciclovia del Sole (aperta in aprile 2021) che collega Bologna all’Europa e fa parte della Bicipolitana bolognese.

La logistica

Negli ultimi anni assistiamo a un boom della logistica senza precedenti: la Città metropolitana ha ricevuto richieste per nuovi insediamenti per centinaia di ettari. A differenza di altri territori che non hanno una pianificazione per la logistica, davanti a questo fenomeno si è scelto di concentrare in poche aree accessibili (in aggiunta a Interporto) gli insediamenti per limitare consumo di suolo, dispersione insediativa e traffico ed in particolare in 4 hub metropolitani vicino ai caselli autostradali: Martignone (Valsamoggia), San Carlo (Castel San Pietro-Castel Guelfo), Imola e Altedo (Malalbergo e San Pietro in Casale).

Le strade provinciali

Nell’ottica di una mobilità sicura e di una riduzione del traffico automobilistico sono stati effettuati importanti interventi anche sulla rete delle strade provinciali. Tra il 2016 e il 2020 sono stati investiti 48,7 milioni di euro: 31 per la manutenzione (interventi di pavimentazione di varie strade provinciali, riqualificazione ed adeguamento strutturale di ponti, posa di barriere elastiche e fonoassorbenti, messa in sicurezza e sistemazione del corpo stradale, messa in sicurezza su tratte e intersezioni di varie strade provinciali ad alta incidentalità) e 42,5 milioni per la progettazione e costruzione di nuove opere.

In questo mandato sono inoltre state inaugurate due opere importanti finanziate negli anni precedenti: la nuova Galliera (da Bologna a Funo di Argelato, costata 19 milioni di euro e aperta nel giugno 2018) e la nuova Bazzanese (aperta nel maggio 2019 e costata 53,8 milioni di euro).
Nel corso del 2021 inizieranno inoltre i lavori di ricostruzione del tratto stradale crollato a seguito di movimento franoso verificatosi in località Gardelletta (tra i Comuni di Monzuno e Marzabotto) per un importo di oltre 4 milioni di euro.

Si segnala infine che il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha autorizzato un programma straordinario di manutenzione della rete viaria finanziando interventi di manutenzione straordinaria, di adeguamento normativo di miglioramento delle condizioni di sicurezza, per circa 35 milioni tra 2021 e 2024.

Le "grandi infrastrutture"

In questo mandato sono state sbloccate ed avviate infrastrutture strategiche che erano ferme da decenni: dal Nodo di Rastignano (inaugurato il 1° lotto in ottobre 2020 e progettato il 2° lotto, finanziato con 31 milioni di euro dal Patto per Bologna metropolitana-Fondi FSC, con i cantieri della Città metropolitana che partiranno a primavera 2022 per concludersi entro il 2024), al Nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno (con i lavori per lo stralcio nord in partenza per realizzare un nuovo tratto di strada della ‘Porrettana’, lungo circa 2,1 chilometri - di cui 1,2 km in galleria - che si svilupperà parallelamente all’autostrada A1) fino al Passante di mezzo i cui lavori comprendono anche queste opere di adduzione a vantaggio del territorio metropolitano:

  • Potenziamento della Intermedia di Pianura dalla intersezione tra la S.S. 568 Persicetana e la Via Valtiera (Calderara di Reno), fino all’incrocio tra via S.S. 64 Ferrarese e Via Pegliòn (Bologna);
  • Nodo di Funo - accessibilità a lnterporto e Centergross;
  • Realizzazione del lotto 3 dell'asse Lungo Savena;
  • Collegamento Via del Triumvirato - Via del Chiù;
  • Svincolo di Lazzaretto e relativo collegamento all’Asse Attrezzato.