L'Emilia-Romagna nella dinamica migratoria europea

 
 

Al 1° gennaio 2020 i cittadini stranieri residenti nell'area metropolitana di Bologna sono 124.223

E' stato pubblicato il rapporto “L’Emilia-Romagna nella dinamica migratoria europea (2021)”, realizzato dall’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio con il supporto dell’Istituto di Ricerca Carlo Cattaneo di Bologna.

Obiettivo dello studio è quello di fornire un quadro il più possibile esaustivo e aggiornato della popolazione straniera residente in Emilia-Romagna. Più specificamente una fotografia, territorialmente dettagliata anche a livello provinciale, distrettuale e comunale, delle caratteristiche socio-demografiche – quali genere, età, paese di cittadinanza) – della popolazione straniera residente in regione, per poi considerare la presenza e l’incidenza dei minori stranieri e, fra questi, dei nati in Italia, le acquisizioni di cittadinanza, l’andamento delle iscrizioni, delle cancellazioni e dei relativi saldi sia interni – dunque da comuni di altre regioni – che esteri.

Il report è diviso in due parti: nella prima parte, l’analisi colloca l’Emilia-Romagna all’interno della più ampia cornice del ciclo migratorio europeo, definendo alcune peculiarità della regione rispetto all’andamento tradizionale; nella seconda parte, invece, vengono presentati nove approfondimenti, uno per ogni provincia emiliano-romagnola, con lo scopo di offrire un utile strumento informativo e conoscitivo a tutti coloro che, a livello locale, operano a vario titolo nell’area dell’immigrazione.

L'area metropolitana di Bologna
Al 1° gennaio 2020, i cittadini stranieri residenti nell’area metropolitana di Bologna sono 124.223, pari al 12,2% della popolazione complessiva. Si tratta del quinto valore percentuale più elevato fra quelli delle nove province emiliano-romagnole, inferiore alla media regionale, attestata al 12,6%.
Per quanto riguarda la distribuzione territorial si evidenzia il valore decisamente elevato di alcune realtà comunali, a partire da Galliera (distretto di Pianura Est) e Crevalcore (distretto di Pianura Ovest), che presentano tassi di incidenza superiori al 16%, oltretutto in significativo incremento. Segue, al terzo posto con il 15,5%, il comune di Bologna, seguito da Vergato (15,3%), comune dell’Appennino bolognese. Da evidenziare inoltre, poco sotto il 15%, il comune di Baricella, del distretto di Pianura Est (fig. 2/Bo). I comuni che, al contrario, presentano, i più bassi tassi di incidenza sono Camugnano (Appennino bolognese), sotto il 5%, poi Monte San Pietro (Distretto Reno, Lavino, Samoggia) e Ozzano dell’Emilia (San Lazzaro), entrambi sotto il 7%.

Rispetto al genere rispetto al genere, si conferma, in linea con il livello regionale e nazionale, una prevalenza femminile: le donne straniere residenti nella area metropolitana di Bologna costituiscono infatti il 54,4% del totale degli stranieri residenti (in Emilia-Romagna 52,9%).
Relativamente all’età, si deve sottolineare che i minori stranieri residenti nell’area metropolitana di Bologna al 1° gennaio 2020 sono più di 25.800, pari al 16,6% del totale dei minori residenti.
Nell’area metropolitana di Bologna, come a livello regionale e nazionale, sono i cittadini rumeni a costituire la comunità più numerosa, seguiti dalla comunità del Marocco, attestata al 10,5% del totale degli stranieri residenti (11,2% a livello regionale); al terzo posto si colloca il Pakistan, seguito dall’Albania.