Leva per la sostenibilità: la sensibilizzazione di stili lavorativi sostenibili

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Per stili lavorativi sostenibili, si intende una modalità di vivere la quotidianità lavorativa in maniera sostenibile dal punto vista sociale, ambientale ed economico, ovvero compatibile con la coesione sociale, la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo economico.
La Città metropolitana di Bologna si è impegnata a sviluppare, nell’ambito dell’Agenda 2.0, un progetto pilota che facesse emergere proposte di stili lavorativi sostenibili dal basso, dagli stessi dipendenti che ne costituiscono le comunità e il capitale sociale e umano.
Prodotto di questo progetto è un documento Stili Lavorativi Sostenibili: un vademecum per gli enti locali metropolitani , realizzato a valle del percorso di partecipazione con i dipendenti e le dipendenti dell’ente Città metropolitana di Bologna, che ne restituisce i risultati e il processo seguito, anche fornendo alcuni strumenti utili per realizzarlo, al fine di renderlo replicabile in altri contesti e in altre organizzazioni pubbliche.

 

Il percorso partecipato, avviato a gennaio e conclusosi a settembre 2021, si è articolato in tre fasi:
1. fase di esplorazione, in cui le interviste ad un gruppo selezionato di dipendenti in posizioni dirigenziali e organizzative dell’ente pubblico hanno fatto emergere i primi bisogni e le tematiche rilevanti per l’ente rispetto al tema sostenibilità sia nella sua dimensione ambientale (risparmio economico ed energetico; plastic free e raccolta differenziata; mobilità sostenibile; riduzione uso di carta e digitalizzazione) sia nella sua dimensione socio-relazionale (spazi e smart working; coesione sociale e benessere lavorativo; formazione giovani neoassunti) e i primi spunti di proposte pratiche. A partire da questi primi elementi, è stato elaborato un sondaggio rivolto a tutte/i i/le dipendenti dell’ente, per indagare la percezione dello stato dell’arte dell’ente in merito alla sostenibilità, nonché favorire la partecipazione attiva con la possibilità di proporre idee e suggerimenti.
2. fase di ideazione, in cui un focus group rivolto ai giovani neoassunti della Generazione Y, e un momento di co-progettazione collettiva hanno permesso di arrivare a nuove idee e a proposte concrete “dal basso”, con l’obiettivo di portarle avanti verso la realizzabilità, anche in maniera autonoma dagli stessi dipendenti. In particolare, queste le idee sviluppate: “Acqua a metro zero” – Acqua per tutti senza plastica; “Forestazione urbana-indoor” – Adotta un’area verde; “Il benvenuto in Città metropolitana” – Onboarding.
3. fase di diffusione e sperimentazione, durante la quale è stato elaborato un vademecum per gli stili lavorativi sostenibili, per sostenere, diffondere e replicare il processo negli altri enti della Città metropolitana di Bologna. Di sicuro per dare avvio e seguito al un percorso partecipato di questo genere, è necessario che l’ente pubblico individui un gruppo di dipendenti, a loro volta coinvolti nel percorso, che si facciano carico inizialmente della responsabilità e della gestione del processo.