Riunione Focus Appennino metropolitano 10 novembre 2020

 

Stato di attuazione del Progetto di infrastrutturazione relativa alla Banda Ultra Larga nel territorio dei comuni collinari e montani dell'Appennino

Nell’incontro del 10 novembre il Focus Appennino metropolitano si è occupato per la terza volta del tema delle infrastrutture digitali a Banda Larga e Ultra Larga, relative alle ”aree bianche” cosiddette "a fallimento di mercato", ovvero degli ambiti territoriali in cui il mercato non ha interesse a intervenire dal punto di vista del possibile ritorno economico degli investimenti.

L’incontro è stato effettuato a seguito dell’esigenza emersa, nella discussione relativa al Programma attività Politiche per l’Appennino 2020-2021, da parte dei diversi territori di verificare lo stato di avanzamento dei lavori riguardante il Piano operativo regionale, che si avvale di finanziamenti propri, oltre a quelli europei e statali, per coprire l’intero territorio di riferimento.

I territori collinari e montani per le loro caratteristiche fisiche e morfologiche, sono territori nei quali, comparativamente, si possono massimizzare i vantaggi per i residenti e le attività insediate, con la possibilità di utilizzare in maniera stabile servizi che ormai sono divenuti essenziali, negli ambiti territoriali in cui tale infrastrutturazione è già presente, servizi rispetto ai quali un collegamento diffuso alla banda larga e ultra larga potrà fornire un contributo importante al superamento di uno storico squilibrio territoriale nei confronti degli altri ambiti metropolitani, contribuendo anche a invertire la tendenza alla progressiva contrazione dell'offerta di servizi pubblici, rendendo possibile una loro complessiva riorganizzazione per questa parte del territorio.

La posta in gioco per il territorio dell’Appennino è ridurre il divario che oggi separa l’ambito collinare-montano dalla città e dalla pianura, con particolare attenzione alla rilevanza delle comunicazioni per il sistema economico e per la rete di imprese, operando nei fatti un riequilibrio territoriale degli interventi che accompagni la montagna verso la relativa indifferenza di localizzazione delle attività, almeno sotto il profilo dei collegamenti immateriali.

E’ credibile che questi interventi possano innescare meccanismi di relazione e comunicazione innovativi rispetto a quelli tradizionali, dando luogo a cambiamenti profondi sia per lo sviluppo dell’economia sia per la qualità della vita dei cittadini, e possano costituire un valore aggiunto indispensabile per la competitività dei territori, soprattutto quelli montani, per i quali appare particolarmente rilevante potenziare le reti infrastrutturali e progettare nuovi servizi digitali, per i cittadini e le imprese, nella logica di rendere maggiormente attrattivo vivere e lavorare nella parte collinare e montana della Città metropolitana.

Il periodo di isolamento causato dall’emergenza sanitaria ha evidenziato che le infrastrutture digitali hanno una importanza pari ed anche superiore di quelle fisiche anche in riferimento al fatto che la connessione a banda larga e ultra larga è di fondamentale importanza per la salvaguardia della capacità produttiva esistente attualmente in montagna e per stimolare, da parte delle imprese, interventi volti ad investire e reinsediare attività produttive in Appennino, al fine di consentire ai cittadini metropolitani della montagna pari opportunità di quelli dei territori di pianura e dell’area conurbata anche riguardo ad una organizzazione agile del lavoro e per aumentare il livello di coesione sociale del territorio montano, anche in considerazione del fatto che l’ambito delle comunicazioni digitali è divenuto ambito prioritario di realizzazione della cittadinanza stessa.

Nelle slide presentate  nel corso dell’incontro dal Direttore generale di Lepida, Gianluca Mazzini, viene esposto lo stato di attuazione del Progetto nei diversi Comuni.