Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino e Samoggia

Si è tenuto lunedì 14 giugno l’incontro di presentazione per il territorio dell’Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia del Progetto “Transizione verso l’economia circolare nel territorio collinare e montano della Città metropolitana di Bologna”, azione pilota prevista nell’Accordo con il Ministero dell'Ambiente per l’attuazione dell’Agenda metropolitana per lo sviluppo sostenibile 2.0 della Città metropolitana di Bologna

Il Progetto consente di fare una prima riflessione di merito sul tema dell’economia circolare per la quale il Piano Strategico Metropolitano indica l’Appennino come incubatore e luogo di sperimentazione nell’ambito di un più complessivo distretto dell’economia sostenibile.

Nel corso dell’incontro sono state presentate e discusse le “Linee guida per l’economia circolare in Appennino bolognese” che costituiscono il nucleo centrale del progetto insieme alla definizione delle buone pratiche da replicare sul territorio ed alla individuazione degli incentivi finanziari per poterle realizzare.

Le Linee guida sono finalizzate alla transizione verso l’economia circolare delle imprese del territorio collinare e montano, tengono conto delle specifiche peculiarità ambientali e territoriali e si pongono come obiettivi la minimizzazione dei consumi di energia e delle risorse naturali, delle emissioni inquinanti e il contenimento in generale dei costi complessivi, inclusi quelli esterni e di mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici.

Nel corso della discussione sono intervenuti Sindaci, rappresentati delle parti sociali e una rappresentanza delle imprese del territorio.

Per quanto riguarda le aziende sono intervenuti rappresentanti di:
BASF, con un intervento molto incisivo in riferimento ai numerosi ambiti di applicazione nei quali la multinazionale già adotta procedure finalizzate all’applicazione dell’economia circolare,
HERA, con un intervento particolarmente significativo per l’importante ruolo che svolge l’azienda nel territorio di riferimento nel campo dell’economia circolare,
COPAPS e Cooperativa Martin Pescatore che, ciascuno nella specifica realtà produttiva di riferimento, praticano già attività finalizzate all’applicazione dell’economia circolare
Gal Appennino bolognese che ha annunciato la costituzione a breve del Distretto Biologico dell’Appennino bolognese, il quale, facendo riferimento al settore dell’agricoltura biologica, ha incorporato al suo interno l’applicazione pratica dell’economia circolare.

Elemento comune di tutti gli interventi delle aziende è la volontà di fare rete tra aziende e nell’ambito delle filiere di riferimento, superando l’atteggiamento competitivo ed a favore di uno spirito collaborativo finalizzato al raggiungimento di obiettivi comuni.

La collaborazione con le imprese del territorio rappresenta l’elemento determinante per la buona riuscita del progetto e per avviare la transizione verso l’economia circolare di questo ambito territoriale anche attraverso la costituzione di un panel di imprese ed amministrazioni intenzionate a sperimentare praticamente le Linee guida, rispetto al quale le aziende intervenute hanno dichiarato di volere partecipare.

L’incontro è terminato con la volontà unanime di proseguire il percorso in un incontro che si terrà nel mese di luglio con l’impegno di coinvolgere ulteriori imprese interessate a intraprendere il percorso di transizione verso l’economia circolare.