Protocollo di intenti per la promozione congiunta dell'Appennino Bolognese come destinazione turistica

tra:

L’Unione Appennino Bolognese con sede a Vergato (BO) - Piazza della Pace, 4 (c.f. 91362080375 P.IVA 03346851201) rappresenta ta dal Signor Romano Franchi nella sua qualità di Presidente Dell’Unione Appennino Bolognese  

 

L’Unione Alto Reno con sede a Porretta Terme (BO) - Piazza della Libertà, 13 ( c.f. 91323640374 P.IVA : 03311931202) rappresentata dal Signor Gherardo Nesti nella sua qualità di Vice Presidente dell’Unione Alto Reno  

 

L’Unione dei Comuni Savena Idice con sede in Pianoro (Bo), Viale Risorgimento 1 (c.f. /P.IVA 02961561202 ) rappresentata dal Signor Gabriele Minghetti nella sua qualità di Presidente dell’Unione Valli Savena Idice  

 

L’Unione dei Comuni Valli del Reno, del Lavino e del Samoggia con sede in Casalecchio di Reno (BO) - Via dei Mille n. 9 (c.f. 91311930373) rappresentata dal Signor Massimo Bosso nella sua qualità di Presidente dell’Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino Samoggia  

 

Il Nuovo Circondario Imolese con sede in Imola (BO) Via G.Boccaccio, 27 (c.f.90036770379 P.IVA: 02958441202) rappresentato dal Signor Athos Ponti nella sua qualità di Sindaco di Fontanelice

 

Il Comune di Bologna con sede in Bologna - Piazza Maggiore, 6 (c.f.01232710374 P.IVA  01232710374) rappresentato d al Signor Matteo Lepore nella sua qualità di Assessore al-l' Economia e promozione della Città, Turismo, Relazioni Internazionali, Agenda Digitale  

 

La Città Metropolitana di Bologna con sede in Bologna Via Zamboni, 13 c..f./P. IVA 03428581205 rappresentata dal Signor Massimo Gnudi nella sua qualità di Consigliere con delega alle politiche per la montagna  

 

La Regione Emilia-Romagna con sede in Bologna Viale Aldo Moro 52, (c.f.800.625.903.79) rappresentata dal Signor Andrea Corsini nella sua qualità di Assessore al turismo e commercio.

 

 
Premesso che

L’Appennino bolognese rappresenta un’importante risorsa turistica, offrendo a breve distanza dal capoluogo eccellenze storiche, culturali, ambientali ed enogastronomiche del tutto peculiari, legate all’identità e alle vicende delle sue vallate e dell’intero territorio metropolitano;  

 

Le Unioni Appennino Bolognese, Alto Reno, Comuni Savena idice, Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia, il Circondario imolese operano per la valorizzazione e la promozione dei propri territori;  

 

Il Comune di Bologna, anche attraverso un bando dedicato e un progetto di branding, ha disegnato una strategia per la definizione e il posizionamento del nuovo brand turistico dell'intero Sistema Bologna, in un’ottica di sviluppo integrato del comparto turistico locale. Tale brand sta via via includendo anche il resto del territorio metropolitano, consolidando ne l’immagine intorno al capoluogo, principale porta di accesso turistica, reale e virtuale, dell’intera area metropolitana;  

 

La Città Metropolitana, espressione del territorio, favorisce una strategia di promozione integrata del territorio metropolitano;  

 

La Regione Emilia-Romagna, in integrazione tra i diversi livelli di governo e garantendo le necessarie forme di cooperazione e procedure di raccordo e di concertazione, programma e coordina le attività e d iniziative turistiche sul territorio regionale, anche attraverso l'azione di APT servizi  

 
Considerato inoltre che i soggetti firmatari

condividono che il turismo rappresenta un importante ambito di sviluppo economico per il territorio metropolitano;


sono consapevoli che I mercati globali richiedono sempre più offerte e opportunità di ambiti territoriali estesi e complessi, anche al di là dei confini geografici ed amministrativi;


convengono che le politiche di promozione turistica dei territori sono vincenti se consolidano e mettono a sistema una strategia unitaria;

 

 

 
tutto ciò premesso e considerato

si conviene e si sottoscrive il seguente Protocollo di Intesa per la promozione congiunta dell'Appennino bolognese come destinazione turistica.  

 

 

ART. 1 – OBIETTIVI

Le parti riconoscono come principio strategico la collaborazione tra enti e territori per la promozione congiunta dell'Appennino come destinazione turistica, con gli obiettivi di:

  • aumentare la visibilità e la attrattività dell'Appenino, incrementando i flussi turistici;
  • favorire soggiorni sul territorio bolognese di maggior durata, aiutando il turismo a destinazione urbana a conoscere la qualità e le eccellenze del  territorio che circonda la città;
  • potenziare il posizionamento del brand turistico de l Sistema Bologna attraverso la promozione congiunta dell'intero territorio.

 

ART. 2 - MODALITA CONGIUNTE DI AZIONE

Le parti confermano la necessità di agire in modo i ntegrato nella promozione turistica e condividono come elementi qualificanti della promozione dell'appennino bolognese i seguenti tematismi: turi smo della memoria e della pace, terme e benessere, turismo archeologico, turismo del gusto, la neve ed il turismo sportivo, itinerari e percorsi, giacimenti culturali, vie delle acque.

 

Le parti riconoscono inoltre come rilevante definir e azioni di promozione congiunta con il territorio toscano attraverso accordi di cooperazione istituzionale, anche nel quadro del dialogo in cors o tra le due Città Metropolitane.

 

Si ritiene opportuno unire le risorse dei singoli e nti coinvolti e ricercare ulteriori opportunità di finanziamento per ideare e realizzar e progetti che contribuiscano in maniera stabile e complessiva allo sviluppo turi stico e alla promozione del territorio della montagna bolognese, ottimizzando e condividendo le azioni a beneficio dell’intero territorio.

 

Le parti valutano come opportuno definire congiunta mente, anche nell'ambito del Piano Strategico Metropolitano, le priorità e g li ambiti di valorizzazione, nella logica di un impiego efficiente delle risorse , pubbliche e private, da destinare alla promozione del territorio. Le parti riconoscono inoltre il valore ed il contri buto del sistema dell'imprenditoria privata, dell'associazionismo, d elle strutture di servizio, per la realizzazione di efficaci politiche di valorizzazio ne e promozione.

 

 

ART. 3 - TAVOLO DELL'APPENNINO: RUOLO, COMPOSIZIONE, MODALITA' DI FUNZIONAMENTO

Per la concretizzazione della strategia di promozione congiunta dell'Appennino bolognese come destinazione turistica, le parti individuano come strumento operativo il Tavolo dell'Appennino, luogo dinamico di confronto e coprogettazione, aperto ai soggetti che, a diverso titolo, operano sul territorio montano con azioni di promozione e valorizzazione.  

 

Obiettivo del Tavolo è la realizzazione di azioni congiunte, tese a favorire la promozione e valorizzazione del territorio secondo uno sviluppo sostenibile, attraverso attività culturali, di educazione e di sensibilizzazione ambientale, ricreative, del tempo libero e nell’ambito del benessere.   Le attività saranno realizzate con l’attivo coinvolgimento degli Enti territoriali, di tutte le realtà facenti parte del tavolo, delle Associazioni culturali e sportive, degli operatori locali e delle Associazioni di volontariato.  

 

Fanno parte del Tavolo Appennino, insieme agli Enti firmatari del presente protocollo: ASCOM, CNA, CONFESERCENTI, APPENNINO SLOW, Progetto VIVI APPENNINO, BOLOGNA WELCOME, STAI, UNPLI Comitato Provinciale Di Bologna “Unione Pro Loco”, STRADA DEI VINI E SAPORI Castelli e Ciliegi – Info Sasso, STRADA DEI VINI E Dei SAPORI APPENNINO BOLOGNESE - MONTAGNAMICA, Ente di gestione dei Parchi e delle biodiversità Emilia orientale.

 

Partecipa inoltre ai lavori del Tavolo APT servizi, per favorire sinergie ed integrazioni al programma promozionale annuale di APT, in  collaborazione con quello dell’Unione Appennino Verde.   Il Tavolo definisce le modalità di adesione di ulteriori soggetti ed individua inoltre sue articolazioni che, su esplicito mandato, partecipino ad iniziative e incontri di confronto. Il Funzionario Responsabile Turismo e Cultura dell'Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, coordina operativamente i lavori del Tavolo, svolgendo tale ruolo anche per la Città Metropolitana, nella logica della cooperazione e della sussidiarietà tra Enti Locali. In caso di avvicendamento del referente operativo, i firmatari del presente protocollo individuano il nuovo nominativo.  

 

 

Art. 4 TAVOLO DELL'APPENNINO: DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA'

I componenti del Tavolo pianificano congiuntamente, nell'ambito di un piano operativo annuale, i programmi ed il dettaglio delle azioni, individuando risorse per la realizzazione delle attività compatibilmente con le proprie disponibilità di bilancio.  

 

Nello specifico sono previste, nell'ambito del piano operativo annuale:

  • la progettazione degli interventi, in coerenza con gli obiettivi generali dei progetti, anche a seguito delle richieste pervenute agli enti coinvolti nel tavolo, da parte degli operatori locali;
  • l’individuazione, in accordo con gli enti coinvolti nel tavolo, dei contenuti delle azioni, delle metodologie e degli strumenti a dottati nel percorso di valorizzazione e di promozione;
  • la produzione di materiale promozionale;
  • la condivisione di un calendario degli interventi;
  • la realizzazione degli interventi da parte di perso nale in possesso delle specifiche competenze professionali;
  • la definizione di progetti da presentare in ambito europeo, con particolare attenzione per la nuova programmazione del GAL dell’Appennino Bolognese;
  • un’attività di verifica e monitoraggio dei risultat i finali.

 

Attività di collaborazione:

Il Tavolo promuove la collaborazione, supportando, negli ambiti di competenza, progetti attivati dai singoli enti, finalizzati a promuovere e valorizzare il territorio anche attraverso la realizzazione di eventi, manifestazioni ed iniziative che si articolano nella montagna bolognese, anche nel loro rapporto con quanto  avviene nella città di Bologna. Per tali azioni, di interesse specifico di una delle parti coinvolte nel protocollo, si potranno recipro camente porre in essere forme di consulenza aventi come oggetto prestazioni d’ope ra intellettuale ed altre forme di collaborazione, che verranno individuate e disciplinate, di volta in volta, tra le parti in appositi piani di lavoro. L’attività del tavolo è volta alla programmazione e d alla realizzazione di azioni capaci di promuovere il territorio dell' Appennino, secondo scelte strategiche legate ai diversi target individuati (quali, ad es empio, il turismo culturale o quello enogastronomico o quello sportivo).

 

Attività di promozione: nel quadro del piano operativo annuale, il Tavolo definirà la partecipazione alle fiere di settore e, comunque, a tutti quegli eventi che avranno come finalità il rilancio turistico dell’Appennino Bolognese, in una nuova formula di collaborazione e condivisione con le programmazioni che avverranno nella città di Bologna. Le singole iniziative promozionali verranno definite in raccordo con APT al fine di ottenere una migliore efficacia delle azioni previste, in un'ottica complessiva di sistema. Le parti danno atto che, nel quadro della definizio ne di dettaglio del programma operativo di attuazione delle singole azioni, potranno essere sottoscritte, ove ritenuto opportuno, apposite convenzioni operative.

 

 

Art. 5 COMUNICAZIONE

Le parti concordano sull'importanza di offrire un’adeguata visibilità del contenuto del presente Protocollo d'intesa, dando atto che la diffusione e le modalità di promozione debbano essere pianificate in seno al Tavolo dell'Appennino.  

 

Annualmente le parti promuovono un forum aperto al territorio per la condivisione delle attività realizzate nel quadro del presente Protocollo e per la raccolta partecipata di idee e progetti per la promozione dell'Appennino.  

 

 

ART. 6 MODALITÀ DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Le parti si impegnano al trattamento dei dati comun que derivanti dall’attuazione del presente Protocollo d’Intesa ne l rispetto di quanto previsto dal D. Lgs 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materi a di protezione dei dati personali”.

 

 

ART. 7 - DURATA DEL PROTOCOLLO D'INTESA

Il presente Protocollo d’Intesa ha durata triennale, a partire dalla data di sottoscrizione dello stesso. Il presente protocollo può essere rinnovato di comune accordo tra le parti. E' fatta salva la faco ltà di recesso in qualsiasi momento previa comunicazione scritta, tramite PEC, con preavviso di almeno tre mesi. La parte che recede si impegna tuttavia a garantire gli obblighi finanziari e di gestione già assunti nell'ambito de l piano operativo dell'anno in corso. Qualsiasi modifica e/o integrazione al presente Protocollo dovrà essere convenuta di comune accordo tra le Parti.

 

Bologna, 10 aprile 2015