Varianti del nome: in Malenchini
Luogo di nascita: Livorno
Data di nascita: 1779
Luogo di morte: Fiesole
Data di morte: 1858
Ambito di attività: Firenze, Roma prima metà XIX secolo
Qualifica: Pittrice
Periodo: XVII a XIX secolo
Dati anagrafici: 1779-1858
Matilde nasce a Livorno nel 1779, figlia di Luigi Meoni e Francesca Ferrandi. Nel 1796 contrae un breve matrimonio con il livornese Vincenzo Francesco Malenchini.
Dal 1807 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha come maestro il pittore Pietro Benvenuti. A Firenze si esercita sui maestri del Seicento, chiedendo permessi alla Galleria degli Uffizi per copiare le opere di italiani e stranieri, come Guido Reni, Rubens, Sustermans e altri pittori fiamminghi.
Nel 1809 è presente alla Mostra Internazionale organizzata in Campidoglio con sette ritratti di uomini illustri.
Nel 1811 ottiene dalla corte granducale di Firenze una borsa di studio di quattro anni per continuare a studiare a Roma. Stimata da Antonio Canova, a Roma è protetta dal generale Sextius-Alexandre-François de Miollis, collezionista, che acquista tutti i ritratti esposti alla mostra capitolina del 1809 e che tra il 1814 e il 1816 le permette di lavorare in uno studio nel convento di Trinità dei Monti, presso l’Accademia di Francia. In questi anni Matilde frequenta artisti internazionali provenienti dalla Francia e dai Paesi Bassi, e orienta i suoi interessi verso la pittura di genere e di interni. Sostenuta da Andrea Pozzi, Filippo Agricola e Vincenzo Camuccini, nel 1815 viene nominata accademica di merito presso l’Accademia di San Luca.
Legata allo scrittore belga Louis Potter, malvisto dalla giustizia papale per le sue idee politiche, si trasferisce con lui a Firenze.
Nel 1818 è lodata per il suo dipinto Una cerimonia del Giovedì santo nella Cappella Sistina (collezione privata), commissionato da Maria Luisa di Borbone e apprezzato dal re di Spagna Carlo IV.
Nel 1821 è nominata professoressa onoraria all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Seguono, viaggi (Roma, Livorno, Parigi) e il soggiorno Bruxelles con Potter (1824), per poi rientrare, sola, a Firenze.
Nel 1834 a Roma viene proclamata virtuosa al merito della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon.
Nel 1844 il Granducato di Toscana le assegna una pensione a vita. Nel 1855 è condannata a tre anni e mezzo di carcere per avere spinto dalla finestra la donna di servizio sorpresa a rubare.
Muore a Fiesole l’8 settembre 1858.
Archivio di Stato, Firenze:
2073, Stato civile preunitario (1815-1858), Morti Fiesole, settembre 1858, p. 564
FIRENZE
Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Pitti
Interno di conservatorio con figure femminili, 1815-16 ca., olio su tela, inv. Oggetti d’arte, n. 270
Interno della chiesa di S. Miniato al Monte, 1824 ca., olio su tela, inv. 1890, n. 6331
Fanciulla alla finestra, copia da Jan Victors (Parigi, Louvre), 1825-1826 ca., olio su tela, cm 96 x 80, inv. Acc. N. 270
BRUGES
Groeningemuseum
Ritratto di Louis De Potter, olio su tela, cm 61 x 49,7, inv. 0000.GRO0079.I
Collezione privata
Ritratto di Madame Le Bon, 1813, firmato, olio su tela, cm 60,3 x 46,4
Collezione privata
Una cerimonia del Giovedì santo nella Cappella Sistina