Luogo di nascita: Parigi
Data di nascita: 31 ottobre 1883
Luogo di morte: Parigi
Data di morte: 8 giugno 1956
Ambito di attività: Sèvres, Parigi, Spagna
Qualifica: Pittrice
Periodo: XX e XXI secolo
Nata il 31 ottobre 1883 a Parigi come figlia illegittima, cresce in un ambiente piccolo borghese sotto la guida della madre di origini creole. Nonostante le convenzioni del tempo, sceglie di dedicarsi all’arte. Nel 1902 si iscrive alla Manufacture nationale de Sèvres, dove impara a dipingere sulla porcellana. Anche se continua ad amare le arti decorative, nel 1904 decide di approfondire lo studio della pittura frequentando i corsi privati dell’Accademia Humbert a Parigi.
Nel 1907 tiene la sua prima mostra personale e incontra Pablo Picasso, il gruppo di artisti del Bateau-Lavoir a Montmartre, e il poeta e critico d'arte Guillaume Apollinaire con cui intraprende una appassionata relazione durata fino al 1912.
Sensibile al Fauvismo, semplifica e sintetizza le forme sotto l'influenza dei pittori cubisti. Sebbene il suo stile resti sempre un po’ ai margini del cubismo, partecipa alle mostre del gruppo: espone al Salon des Indépendants, poi con la Section d'Or alla galleria La Boétie nel 1912, e contribuisce alla decorazione della celebre Maison cubiste di Duchamp-Villon e André Mare presentata al Salon d’Automne dello stesso anno. A partire dall’anno successivo è rappresentata dal mercante Paul Rosenberg a Parigi e da Alfred Flechtheim a Berlino
Nel giugno 1914 sposa il pittore Otto von Wätjen. Allo scoppio della Prima guerra mondiale è costretta a fuggire in Spagna. Si sposta tra Madrid e Barcellona, dove collabora con il pittore Francis Picabia alla rivista «391».
Dopo un soggiorno a Düsseldorf, nel 1921 torna da sola a Parigi e inizia un periodo di grande successo artistico. Espone con regolarità, vende molte opere e riceve numerose commissioni. Tra i suoi ritratti più celebri ci sono quelli della baronessa Gourgeaud e di Coco Chanel, eseguiti entrambi nel 1923. Le opere di questo periodo sono caratterizzate da toni pastello, tratti morbidi e atmosfere sognanti. Si ispira ai pittori Henri Matisse e a Rousseau il Doganiere, e riprende dal cubismo la semplificazione delle forme e l’abbandono del modellato.
Oltre alla pittura, si dedica all’incisione e alle arti decorative, illustra poi numerosi libri. Nel 1923 progetta i costumi e le scenografie per Les Biches, messo in scena l’anno successivo dal Ballets Russes di Sergej Pavlovič Djagilev.
Dal 1933 insegna all’Académie du XVIe di Parigi, fondata da Jean Émile Laboureur.
Dopo la guerra abbandona progressivamente l’attività artistica e muore l'8 giugno del 1956.