Becker Paula

Varianti del nome: Paula Modersohn-Becker


Luogo di nascita: Dresda


Data di nascita: 8 febbraio 1876


Luogo di morte: Worpswede


Data di morte: 20 novembre 1907

 

Ambito di attività: Brema, Berlino, Worpswede, Parigi


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: XVII a XIX secolo

 

 

 
 
Bibliografia
  • Hoetger, Paula Modersohn-Becker, in «Genius», n. 1 (1919), pp. 34-38,
  • Pauli, Paula Modersohn-Becker, Wolff, Lipsia 1919,
  • Biermann, Paula Modersohn, Klinkhardt & Biermann, Berlino 1930,
  • Zeec, Paula Modersohn-Becker, in «Kunst der Nation», n. 2 (1934), pp. 3-4,
  • Märten, Paula Modersohn-Becker, in «Bildende Kunst», n. 2 (1947), pp. 11-14,
  • Hausmann, Paula Modersohn-Becker; Blüchert, Biberach an der Riß 1948,
  • Gerold, Paula Modersohn-Becker, in «Der Kunsthandel», n. 43 (1951), pp. 3, 8-9,
  • Bush, Paula Modersohn-Becker, in «Die Kunst und das schöne Heim», n. 56 (1957/58), pp. 333-335,
  • Stelzer, Paula Modersohn-Becker, Rembrandt-Verl., Berlino 1958,
  • Chabert, Le peintre Paula Modersohn-Becker, in «L’information d’histoire de l’art», n. 12 (1967), pp. 228-230,
  • H. Wagner, Paula Modersohn-Becker in Bremen, in «Weltkunst», n. 41 (1971), pp. 1514-1515,
  • G. Wachtmann, Paula Modersohn-Becker, Von der Heydet-Museum, Wuppertal 1976,
  • Perry, Paula Modersohn-Becker, her life and work, Harper & Row, New York 1979,
  • de Rubercy, Paula Modersohn-Becker, in «Les chaier du Musée National d’Art Moderne», 1981, pp. 176-183,
  • Paula Modersohn-Becker , Germany’s pioneer modernist, catalogo della mostra (New York, Galerie St. Etienne 15.11.1983-07.01.1984) a cura di J. Kallir, Galerie St. Etienne, New York 1984,
  • Claußnitzer, Paula Modersohn-Becker, Verl. d. Kunst, Dresda 1986,
  • Murke, Paula Modersohn-Becker, DuMont, Colonia 1991,
  • Paula Modersohn-Becker, catalogo della mostra (Rotterdam, Chabot Museum 10.12.2006-11.03.2007) a cura di AA. VV., Chabot Museum, Rotterdam 2006,
  • Ueckert, Paula Modersohn-Becker, Rowohlt-Taschenbuch-Verl., Reinbek 2007,
  • Stamm, Paula Modersohn-Becker and the body of art, in «Woman’s art journal», n. 30 (2009), pp. 22-24
  • Radycki, Paula Modersohn-Becker: the first modern woman artist, Yale Univ. Press, New Haven 2013,
  • Paula Modersohn-Becker, catalogo della mostra (Humblebaek, Louisiana Museum of Modern Art 05.12.2014-06.04.2015) a cura di M. J. Holm, Louisiana Museum of Modern Art, Humblebaek 2014,
  • Hansmann, Paula Modersohn-Becker, Wienand, Colonia 2015,
  • Paula Modersohn-Becker. L'intensité d'un regard, a cura di (Parigi, Musée d’Art Moderne 08.04-21.08.2016) a cura di J. Garimorth, B. Bauerfeind, Paris-Musées, Parigi 2016,
  • Jelbert, Paula Modersohn-Becker's self-portraits and the influence of Dante Gabriel Rossetti, in «The Burlington magazine», vol. 159, n. 1373 (Agosto 2017), pp. 617-622;
 
Biografia

Nata l’8 febbraio 1876 a Dresda, cresce a Brema in una famiglia colta che frequenta i circoli artistici e che le permette di dedicarsi al suo precoce amore per la pittura. Dopo aver frequentato alcuni corsi di disegno a Londra, prende lezioni private del pittore Bernhard Wiegandt a Brema, iscrivendosi contemporaneamente a una scuola per insegnanti, dove studia fino al diploma. Tra il 1896 e il 1898, frequenta, poi, la Verein der Berliner Künstlerinnen.  A Berlino ha come insegnanti la scultrice Käthe Kollwitz e la ritrattista Jeanna Bauck.

Nel 1898 si trasferisce a Worpswede, dove dal 1889 si è costituita una colonia di artisti che prende a modello la scuola di Barbizon. Il gruppo rifiuta l'ambiente accademico e la vita industriale per favorire un ritorno alla natura. Qui, stringe amicizia con la scultrice Clara Westhoff, con cui segue i corsi del paesaggista Fritz Mackensen, impara tecniche grafiche e pratica la pittura all'aperto e incontra il pittore Otto Modersohn, che sposerà nel 1901 dopo aver lasciato la colonia. Inizialmente, lavora a stretto contatto con il marito che rifiuta i movimenti modernisti francesi, con cui Becker entra in contatto nel 1900 nel corso di un viaggio che effettua con la scultrice Westhoff. Durante il soggiorno frequenta i corsi dell'Académie Colarossi, visita i musei ma anche i Saloni e le gallerie, e il suo stile evolve verso una semplificazione sempre maggiore della forma. Dopo aver scoperto i Nabis nel 1900, nel corso di un secondo viaggio a Parigi, nel 1903, rimane colpita  dai quadri di Paul Gauguin e Paul Cézanne. A partire da questo momento realizza nature morte dalle composizioni essenziali e inizia ad usare colori più decisi stesi con pennellate piatte. Nel 1905 si reca nuovamente a Parigi, tornata dal soggiorno lavora alacremente, il colore diviene sempre meno descrittivo, e realizza figure fortemente espressive. Muore a Worpswede il 20 novembre 1907

 
 
Opere attualmente reperibili

Kuns Portrait of a Woman, 1898, carboncino e grafite su carta velina, 34 × 49 cm, Washington, National Gallery of Art;

Two Peasant Girls, 1900 ca, acquaforte e puntasecca su carta velina, 33 × 27 cm, Washington, National Gallery of Art;

Landscape with Trees, 1902 ca, acquaforte e puntasecca su carta velina, 19 × 22 cm, Washington, National Gallery of Art;

Still-Life with a Green Flower Vase, 1902 ca, olio su tavola, 38 x 29 cm, Chicago, The Art Institute of Chicago;

Self-Portrait with Two Flowers in Her Raised Left Hand, 1907, olio su tela, 55 x 25 cm, New York, The Musem of Modern Art.

 
 

A cura di: Giulia Brandinelli