Centro di documentazione sulla storia delle donne artiste

Il "Centro di documentazione" è l’esito di una lunga attività di ricerca, promossa dapprima dall'Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Bologna e ora dalla Città metropolitana, allo scopo di valorizzare l’identità storica femminile.

Dal 1994 diversi progetti sostenuti dalla Provincia di Bologna e dalla Città metropolitana hanno infatti avuto per tema il “fenomeno” della donna artista: una prima mostra monografica su Lavinia Fontana, organizzata al Museo Archeologico di Bologna (1994), cui ha fatto seguito una seconda mostra presso il National Museum of Women in the Arts di Wahington (1998), entrambe curate da Vera Fortunati; l’edizione critica degli scritti di Caterina Vigri, patrona dell’Accademia Clementina di Bologna per la sua attività di miniatrice; la pubblicazione di un volume sulla creatività artistica nei monasteri femminili (2002).

Le testimonianze storiche reperite via via nel corso di questi studi hanno sollecitato la necessità di procedere ad una raccolta sistematica. Si è dato così avvio alla fondazione di un “Centro di documentazione”, nell’intento di realizzare un primo censimento di tutte le donne artiste (pittrici, scultrici, miniatrici, disegnatrici, incisore, ricamatrici, …) documentate dalla bibliografia esistente e dal materiale documentario reperito attraverso ricerche d’archivio. L'operazione di censimento è stata costruita in molteplici tranches, partendo da una mappatura compiuta sul territorio di Bologna. Infatti, dal Medioevo al Novecento il ruolo femminile a Bologna è significativo sia nel campo delle arti figurative che in quelli della letteratura e delle scienze, anche per la specificità del contesto storico cittadino dove la presenza dello Studium (Università) precocemente è promotrice di valori alti femminili nella cultura. Alla fama della donna “dotta” ha contribuito in special modo la storiografia artistica, giunta al punto da annoverare una tale massiccia presenza di artiste attive a Bologna da distendere sulla città un alone leggendario. Dal Medioevo all’Unità d’Italia le figure segnalate dalle fonti sono 149, alcune delle quali particolarmente significative come Lavinia Fontana ed Elisabetta Sirani.

Dal 2019 il progetto ha trovato nuovo vigore grazie al sostegno della Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, che ha permesso di rivitalizzare l’attività gli studio, ricerca e divulgazione.

Tra gli obiettivi attuali del progetto:

  • aggiornare e implementare le schede biografiche delle artiste sulla base della più recente bibliografia critica specifica;
  • rendere fruibili online i materiali del "Centro di documentazione" tramite un'apposita banca dati, progettata dalla Città metropolitana;
  • divulgare gli esiti degli studi più recenti emersi in Italia e all'estero relativamente a questo specifico settore attraverso la programmazione di cicli di conferenze;
  • progettare percorsi tematici di ampliamento dell'attività didattica da proporre e svolgere presso le scuole secondarie di secondo grado;
  • valorizzare l'identità storica femminile.

 

Centro di documentazione sulla storia delle donne artiste 
Via della Rondine, 3 - 40123 Bologna
Consultazione previo appuntamento

Informazioni:
tel. 051.659 8100 - 051.659 8103
email: pariopportunita@cittametropolitana.bo.it