Varianti del nome: Emilia Zampetti Nava
Luogo di nascita: Camerino
Data di nascita: 8 gennaio 1883
Luogo di morte: Roma
Data di morte: 19 gennaio 1970
Ambito di attività: Roma, Buenos Aires
Qualifica: Pittrice
Periodo: ultimo quarto XIX secolo – terzo quarto XX secolo
Nata l’8 gennaio 1883 a Camerino, si trasferisce a Roma nel 1900 dopo aver conseguito il diploma di maestra giardiniera. È tra le prime artiste a frequentare i corsi dell’Accademia di Belle Arti e della Scuola Libera del Circolo Artistico Internazionale di Roma.
Si forma nell’ambito dell’associazione In arte libertas che, tra verismo e simbolismo, ristabilisce l’importanza della pittura dal vero, a contatto diretto con il soggetto. Diventa allieva dei pittori Giuseppe Cellini e di Camillo Innocenti. Stringe poi amicizia con l’artista Duilio Cambellotti con cui condivide l’interesse per le arti applicate.
Dal 1907 al 1910, in occasione delle mostre delle Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma, espone nature morte e ritratti, opere legate alla tradizione del realismo ottocentesco.
Nel 1912 si sposa con il pittore Hector Nava e si trasferisce in Sud America dove rimane fino alla fine della Prima guerra mondiale. Tra il 1912 e il 1915, attirata dal rinnovamento artistico promosso dal movimento Arts and Crafts, che ha modo di vedere all’Esposizione Universale di Roma del 1911, realizza oggetti e disegna mobili ispirati al Liberty, tesse, lavora la ceramica e il rame. Nel 1915 espone a Buenos Aires al Salon Nacional de Bellas Artes.
Nel 1919 rientra in Italia, e a partire dagli anni Venti si allontana progressivamente dall’arte per dedicarsi alla cura dei figli. Nel 1925 si reca a Parigi al seguito della sorella modista, dove probabilmente visita lo studio si Sonia Delanunay.
Tra il 1934 e il 1953 riprende a dipingere, realizza olii e acquerelli vicini ai temi di ricerca della Scuola romana.
Muore a Roma il 19 gennaio 1970.