Stern Sarah Ilinitchna

Varianti del nome: Sonia Terk, Sonia Terk Delaunay, Sonia Delaunay


Luogo di nascita: Gradzihsk


Data di nascita: 1 novembre 1885


Luogo di morte: Parigi


Data di morte: 5 dicembre 1979

 

Ambito di attività: Karlsruhe, Parigi, Portogallo, Madrid


Qualifica: Disegnatrice

 

Periodo: ultimo quarto del XIX secolo – ultimo quarto XX secolo 

 
 
Bibliografia
  • Damase, Sonia Delaunay, 60 ans de recherches et d’innovations, in «XXe siècle», n. 29 (1967), pp. 108-112.
  • Dorival, Deux grands donations au Musée national d'art moderne : la donation Delaunay et la donation Dunoyer de Segonzac, in «Revue du Louvre», n. 13 (1963), pp. 283-291,
  • van Gindertael, Les gouaches de Sonia Delaunay, in «XXe siècle», n. 31 (1968), pp. 57-64,
  • Bouisset, Les lithographies de Sonia Delaunay, in «XXe siècle», n. 32 (1969), p. 136,
  • Gilioli, Les tapis de Sonia Delaunay, in «XXe siècle», n. 34 (1970), pp. 10-14,
  • Hoog, Sonia Delaunay, rythmes et couleurs, Hermann, Parigi 1971,
  • Peppiatt, Sonia Delaunay, in «Art international», n. 17 (1973), pp. 10-19, 75,
  • Adabie, Les inventions "simultané" de Sonia Delaunay ou l'heure avant l'heure, in «XXe siècle», n. 46 (1976), pp. 20-26,
  • Viette, Sonia Delaunay, noirs et blancs. Dessins, Damase, Parigi 1978,
  • Delaunay, S. Delaunay, A. A. Cohen (a cura di), The new art of color, the writings of Robert and Sonia Delaunay, The Viking Press, New York 1978,
  • Rendell, Sonia Delaunay and the expanding definition of art, in «Women’s art journal», n. 4 (1983), pp. 35-38,
  • Morano, Sonia Delaunay, art into fashion, Braziller, New York 1986,

Sonia Delaunay: Atelier Simultané, 1923-1934, catalogo della mostra (Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa 15.06-14.10.2002) a cura di A. Malochet, V. Sanfo, A. Bonito Oliva, Mazzotta, Milano 2002,

  1. Godefroy, Sonia Delaunay et le décor modene, 1911-1937, in « Les cahiers du Musée National d'Art Moderne», n. 86 (2003/2004), pp. 40-59;
 
Biografia

Nata il 1 novembre nel 1885 a Gradzihsk, cresce in un ambiente colto e stimolante. A cinque anni viene affidata allo zio materno Henri Terk, che vive a San Pietroburgo, dove assume il nome di Sonia Terk. Qui riceve un’educazione raffinata, studia musica, letteratura e arte.

A partire dal 1903 studia arte a Karlsruhe, in Germania, poi si trasferisce a Parigi nel 1905, città dove resta affascinata dal Fauvismo e dal Postimpressionismo. Fin da subito si dedica, oltre alla pittura, alla calcografia, creando soggetti figurativi dai colori vivaci, che rievocano la tradizione slava delle icone.

Nel 1909 incontra il pittore Robert Delaunay, che sposa l’anno successivo. Nasce una collaborazione artistica profonda e duratura: insieme sviluppano un linguaggio pittorico innovativo di cui è protagonista il colore, che il poeta Guillaume Apollinaire definisce «orfismo», ma che i Delaunay preferiscono chiamare «simultaneismo».

Allo scoppio della Prima guerra mondiale, si rifugia con la famiglia prima in Portogallo e poi in Spagna. A Madrid, tra il 1818 e il 1921, gestisce Casa Sonia, una boutique di moda e arredamento d’interni, dove borse, ombrelli, tessuti e accessori sono vere e proprie opere d’arte simlutanee. Parallelamente sperimenta anche la scenografia, collaborando con i Ballets Russes per la messa in scena di Cleopatra a Londra.

Nel 1921 la famiglia torna a Parigi. Partecipa ai balli russi e agli spettacoli dadaisti, in cui presenta i suoi abiti simultanei. Disegna costumi anche per spettacoli d’avanguardia, come Le Cœur à gaz del poeta Tristan Tzara messo in scena nel 1923 al Théâtre Michel. L’anno successivo apre l’Atelier Simultané, laboratorio di produzione tessile, che nel 1925 si evolve nella Maison Sonia, attiva fino al 1934. Nel 1925 partecipa, insieme allo stilista Jacques Heim, all’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative di Parigi e presenta abiti e arredi allestiti all’interno della Boutique Simultanée. L’esposizione ha grande successo e i suoi modelli vengono acclamati dalla stampa internazionale.

Nel 1937 decora, insieme al marito, i padiglioni dell’Exposition Internationale di Parigi, e riceve la medaglia d’oro per i padiglioni dell’Aria e delle Ferrovie.

Dopo la morte di marito, sopraggiunta nel 1941, si impegna a far conoscere e tutelare la sua opera, ma continua anche a creare, lavorando a oggetti d’uso quotidiano, progetti di arte pubblica e design.

Nel corso degli anni Cinquanta aderisce alle nuove correnti dell’arte astratta.

Durante gli anni Sessanta si dedica principalmente alla grafica. Nel 1964 le viene dedica una grande retrospettiva al Louvre; è la prima donna vivente ad aver esposto nel museo.

Nel 1977 dona alla Bibliothèque Nationale de France una preziosa raccolta di documenti, tra cui manoscritti di Apollinaire e Tzara, corrispondenza con artisti di tutto il mondo e fotografie.

Muore il 5 dicembre 1979 a Parigi;

 
 
Opere attualmente reperibili

Portuguese market, 1915, olio e cera su tela, 90,5 x 90,5 cm, New York, The Museum of Modern Art;

Robe Poeme No. 688, 1922, acquerello, gouache e matita su carta, 31 x 24 cm, New York, The Museum of Moderna Art;

Pajamas for Tristan Tzara, 1923, acquerello e matita su carta, 31 x 23 cm, New York, The Museum of Moderna Art.

 
 

A cura di: Giulia Brandinelli