Lavinia Fontana (1552-1614)

catalogo della mostra (Bologna, 1994), a cura di Vera Fortunati, Milano, Electa, 1994

Copertina
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La mostra ha consentito alla pittrice di uscire dagli studi specialistici e di essere esibita per la prima volta al grande pubblico con un numero copioso di dipinti e di disegni provenienti da musei italiani e stranieri. La mostra ha ricostruito il clima artistico e culturale dell'"Aetas Boncompagnia", mettendo a fuoco le fasi della formazione artistica di Lavinia nel confronto della sua opera con quella del padre-maestro Prospero e con quella degli artisti a lei contemporanei (Sabatini, Passerotti, Calvaert, Cesi).
L'analisi dell'attività di Lavinia in rapporto al contesto del tardo Rinascimento ha lasciato emergere aspetti ancora non sufficientemente indagati della sua produzione -quali le nuove tipologie della vita affettiva, la famiglia, il bambino, il ritratto- e di tracciare l'immagine di un'artista in grado di competere con modelli internazionali: in special modo la serie degli autoritratti, rivelando il raggiungimento di una piena coscienza di sé e del proprio ruolo professionale, propone un modello di creatività femminile che a Bologna ha radici antiche, risalendo agli esempi illustri e cittadini di Caterina Vigri e della "schultora" Properzia de' Rossi (attiva negli anni venti del XVI nel cantiere di San Petronio).

 
 
 
 
A cura di: Servizio cultura e pari opportunita'

Data ultimo aggiornamento: 10-09-2015