Pickering Mary Evelyn

Varianti del nome: Evelyn De Morgan


Luogo di nascita: Londra


Data di nascita: 30 maggio 1855


Luogo di morte: Londra


Data di morte: 2 maggio 1919

 

Ambito di attività: Londra


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: metà XIX secolo – primo quarto XX secolo

 

 
 
Bibliografia
  • L. Smith, The art of Evelyn de Morgan, in «Woman’s art journal», n. 18 (1997), pp. 3-10,
  • Pre-Raphaelite sisters, catalogo della mostra (Londra, National Portrait Gallert 17.10.2019-26.01.2020) a cura di AA. VV., National Portrait Gallery, Londra 2019,
  • Evelyn & William De Morgan, a marriage of Arts & Crafts, catalogo della mostra (Wilmington, Delawere Art Museum 22.10.2022-19.01.2023, Sacramento, Crocker Art Museum, San Pietroburgo, 01-05.2024) a cura di M. S. Frederick, Yale University Press, New Haven, Londra 2022,
  • Merkling, Physics, psychical research, and the self: Evelyn De Morgan's spiritualist portraits, in «Art history» n. 46 (giugno 2023), pp. 458-483;
 
Biografia

Nata il 30 maggio 1855 a Londra in una famiglia altoborghese: dalla parte del padre figurano politici e proprietari terrieri dello Yorkshire, mentre la madre discende dall’aristocrazia inglese. Riceve un’educazione privata a casa e inizia presto a interessarsi all’arte contro il volere dei genitori. Suo padre finisce però per sostenerla: le paga lezioni di disegno e la lascia viaggiare in Francia e in Italia con lo zio, il pittore John Roddham Spencer Stanhope. Studia prima alla South Kensington School di Londra, ed è poi una delle prime donne a essere ammessa alla Slade School of Art, dove si distingue vincendo, oltre a numerosi premi, una prestigiosa borsa di studio. Decide in questo momenti di firmare i suoi quadri con il secondo nome, Evelyn, così da evitare pregiudizi legati al genere. Si impegna molto: disegna ogni giorno e realizza studi dettagliatissimi di figure, volti, mani e piedi, spesso su carta grigia.

Nel 1875 espone la sua prima opera alla Dudley Gallery con l’opera Santa Caterina d'Alessandria e ottiene giudizi favorevoli.

Nel 1883 conosce il ceramista e designer William Frend De Morgan che diventa suo marito. Da questo momento in poi realizza quadri ricchi di simboli e metafore. Nel corso degli anni Novanta continua a dipingere, ma si adatta alle richieste dei suoi mecenati, tra cui  l’armatore William Imrie che finanzia i suoi quadri. Dal 1900 in poi, libera da vincoli economici grazie al successo letterario del marito, si dedica pienamente alla pittura simbolista. Muore il 2 maggio 1919.

 
 
 
 

A cura di: Stefania Biancani/Giulia Brandinelli