Luogo di nascita: Kamenny Ujezd
Data di nascita: 2 marzo 1885
Luogo di morte: Leysin
Data di morte: 29 ottobre 1923
Ambito di attività: Praga, Monaco di Baviera, Roma, Leysin, Macugnaga
Qualifica: Pittrice
Periodo: ultimo quarto XIX secolo – primo quarto XX secolo
nata il 2 marzo 1885 a Kamenny Ujezd, in una famiglia boema di alto profilo. Fin da giovane studia pianoforte e composizione, per poi dedicarsi alla pittura insieme alla sorella, frequentando una scuola privata a Praga. Nel 1909 si trasferisce a Monaco di Baviera, dove segue corsi di disegno e pittura nell’ambiente stimolante della Secessione.
Nel 1910 si stabilisce a Roma, in seguito al matrimonio con il diplomatico russo Vasilij Bogdanovic Khvoschinskij, intellettuale poliglotta appassionato di arte e musica. Il ruolo del marito le consente di frequentare un ambiente cosmopoliti, organizzare incontri culturali e presentare le sue prime opere. L’apprezzamento ricevuto la spinge a scegliere di proseguire la carriera artistica. Frequenta lo scultore Ivan Meštrović, con cui sviluppa un legame profondo, e conosce Giacomo Balla, Filippo Tommaso Marinetti, Igor' Fëdorovič Stravinskij e Sergej Pavlovič Djagilev.
La sua ricerca artistica si sviluppa lungo due direzioni: da un lato guarda al Futurismo italiano, dall’altro al Primitivismo della tradizione popolare russa. Guarda poi al lavoro di Natal'ja Sergeevna Gončarova e Michail Fëdorovič Larionov.
Nel 1916 contrae la tubercolosi ed è costretta a recarsi in un sanatorio a Leysin, in Svizzera, dove resta per tre anni, periodo si avvicina alla religione. Durante la convalescenza continua a dipingere. Lasciata Leysin torna in Italia e si stabilisce a Macugnaga. Qui porta avanti la sua ricerca artistica e realizza opere astratte: polimaterici realizzati con carta stagnola, perline, lamine metalliche, cellophane e vetro. In questo periodo si intensificano i rapporti con Marinetti e con Benedetta Cappa. Il giunge al termine e si lega ad Arturo Cappa, fratello di Benedetta, si avvicina dunque sempre di più al Futurismo.
Nel 1921 Marinetti, con la collaborazione di Cappa e di Balla, organizza la sua prima mostra personale presso la Galleria Giosi di Roma, dove espone novantuno opere. L’esposizione è un successo e l’anno successivo partecipa all’Esposizione Futurista Internazionale di Torino. A novembre dello stesso anno, tiene la sua seconda personale alla Casa d’Arte Bragaglia a Roma. Nel settembre 1923 è costretta a un nuovo ricovero a Leysin dove muore il 29 ottobre.