Udaltsova Nadezhda Andreevna

Varianti del nome: Nadejda Oudaltsova


Luogo di nascita: Orël


Data di nascita: 29 dicembre 1886


Luogo di morte: Mosca


Data di morte: 25 gennaio 1961

 

Ambito di attività: Mosca, Parigi


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: ultimo quarto XIX secolo – metà XX secolo 

 
 
Bibliografia
  • Amazons of the avant-garde: Alexandra Exter, Natalia Goncharova, Liubov Popova, Olga Rozanova, Varvara Stepanova, and Nadezhda Udaltsova, catalogo della mostra (Berlino, Deutsche Guggenheim 10.07-17.10.1999, Venezia, Fondazione Peggy Guggenheim 29.02-28.05.2000, Londra, Royal Academy of Arts 10.11.1999-06.02.2000, New York, Solomon R. Guggenheim Museum 21.06-01.10.2000) a cura di J. E. Bowlt, M. Drutt, Guggenheim Museum, New York 1999,
  • Sokolov, Aleksandr Drevin, Nadezhda Udal'tsova: an exhibition that never was, in «Leonardo», n. 35 (2002), pp. 263-269;
 
Biografia

nata il 29 dicembre 1886 a Orël, studia dal 1905 al 1909, sotto la guida del pittore Konstantin Yuon alla Scuola di Pittura, Scultura e Architettura di Mosca. Si reca a Parigi nel 1912, dove si iscrive all'Académie de La Palette, e diviene allieva dei pittori Henri Victor Gabriel Le Fauconnier, Jean Dominique Antony Metzinge e André Dunoyer de Segonzac.

Dopo il ritorno in Russia nel 1913, inizia a lavorare presso lo studio moscovita di Vladimir Tatlin. In questi anni espone in numerose mostre d'avanguardia, tra cui: la quarta mostra del Fante di Quadri, nel 1914, e, l’anno successivo a San Pietroburgo,  le mostre di pittura russa futuristaTramway V  e 0.10. L'ultima mostra di pittura futurista.

Collabora al laboratorio collettivo libero, La Tour, dove incontra il pittore Michail Larionov e si avvicina al Raggismo. Nel 1915, si unisce al gruppo Supremus fondato dal pittore Kazimir Malevich e realizza schizzi per cooperative contadine e opere suprematiste. Nel 1917 partecipa, sotto la direzione del pittore Georgij Yakulov, alla decorazione del Café Pittoresque di Mosca. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, viene attivamente coinvolta in varie iniziative culturali, tra cui il dipartimento d'arte del Proletkult. Tiene, inoltre, lezioni sull'arte d'avanguardia e diviene membro dell'Inkhuk. Fino al 1920 è poi impegna nella sezione arti plastiche (IZO) del Narkompros.

Nel 1922 partecipa alla Prima mostra d’arte russa presso la Galleria van Diemen di Berlino e, nel 1924, alla XIV Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia.

Ritorna alla figurazione nei primi anni Venti, ispirata nuovamente dagli insegnamenti cubisti dei suoi maestri francesi, si sposta poi gradualmente verso un'arte più descrittiva e realizza dipinti in cui raffigura i suoi viaggi negli Urali e in Armenia. Continua così a dipingere fino alla morte, sopraggiunta il 25 gennaio 1961, tenendosi però ai margini dei circuiti ufficiali;

 
 
Opere attualmente reperibili

Autoportrait à la palette, 1915, olio su tela, 72 x 63 cm, Mosca, Galerie Tretyakov.

 
 

A cura di: Giulia Brandinelli