Taeuber Sophie Henriette Gertrude

Varianti del nome: Sophie Taeuber-Arp


Luogo di nascita: Davos


Data di nascita: 19 gennaio 1889


Luogo di morte: Zurigo


Data di morte: 13 gennaio 1943

 

Ambito di attività: San Gallo, Monaco, Amburgo, Zurigo, Parigi, Strasburgo, Clamart, Gras


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: ultimo quarto XIX secolo – metà XX secolo

 
 
Bibliografia
  • Schmidt, Sophie Taeuber-Arp, Holbein-Verlag, Berlino 1948,
  • Sophie Taeuber-Arp; catalogo della mostra (Strasburgo, Musée d’Art Moderne 26.03-12.06.1977) a cura di J. Faure, C. Rossignol, Musée d’Art Moderne, Strasburgo 1977,
  • Sophie Taeuber-Arp, catalogo della mostra (New York, The Museum of Modern Art 16.09-29.11.1981) a cura di C. Lanchner, Museum of Modern Art, New York 1981,
  • Curonci, Sophie Taeuber-Arp, l’astratto come istinto e come ragione, in «Arte & storia», n. 1 (2000), pp. 70-76,
  • Toursel-Harster, Sophie Taeuber-Arp, un décor strasbourgeois perdu et retrouvé, in «Cahiers alsaciens d'archéologie, d'art et d'histoire», n. 44 (2001), pp. 165-169,
  • Mahn, 'Tête Dada (1920)' de Sophie Taeuber: un manifeste plastique, in «Les cahiers du Musée National d'Art Moderne», n. 88 (2004), pp. 60-67,
  • Calzetta Jaeger, Sophie Taeuber : rythmes plastiques, réalités architecturales, Fondation Arp, Clamart 2007,
  • Dada Dance: Sophie Taeuber’s Visceral Abstraction, in «The Art journal», n. 73 (2014), pp. 12-29,
  • Umland, Sophie Taeuber-Apr. Head, Museum of Modern Art, New York 2019,
  • Boadella, T. Lewis, Sophie Taeuber-Arp, a life through art, Skira, Milano 2020;
 
Biografia

Nata il 19 gennaio 1889 a Davos, viene fin da piccola stimolata alla creatività e si dedica all'arte tessile tradizionale. A San Gallo apprende le tecniche di ricamo del pizzo, studia inoltre tessitura presso la Scuola di Arti Decorative di Amburgo tra il 1912-1913. Si forma poi a Monaco negli studi dello scultore Hermann Obrist e del pittore Wilhem von Debschitz.

A Zurigo, nel novembre del 1915, incontra l’artista Hans Peter Wilhelm Arp, che sposa nel 1922, e con il quale si avvicina al Dadaismo. Tra il 1916 e il 1929 dirige il dipartimento di design tessile alla Kunstgewerbeschule di Zurigo, dove insegna composizione, ricamo e tessitura.

È una sperimentatrice e realizza: disegni, collage, tessuti, gouache, oli, sculture. Frequenta poi corsi di danza moderna. Le sue esibizioni di danza caratterizzate da coreografie astratte sono parte integrante delle serate Dada.

Partecipa a numerose esposizioni e, nel 1925 si reca a Parigi per partecipare all’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes, dove entra in contatto con i Surrealisti. I coniugi Arp chiedono e ottengono la cittadinanza francese. Poco dopo, le viene commissionato il rifacimento degli interni del palazzo Aubette a Strasburgo, un vasto progetto che include decorazioni, illuminazione e arredi per numerose stanze. Collabora con Arp e Theo van Doesburg, portando a termine il progetto nel 1928. Crea dinamici ambienti astratti che immergono lo spettatore in forme geometriche e colori vibranti.

A partire dal 1929 fino alla fine degli anni Trenta la casa-studio dei coniugi diviene un luogo dove si incontrano artisti internazionali. Nello stesso anno aderisce all’associazione Cercle et Carré e, nei primi anni Trenta si avvicina al collettivo Abstraction Création. Nel 1937 partecipa alla mostra del collettivo, intotolata Konstruktivisten e allestita presso la Kunsthalle di Basilea, occasione in cui espone ventiquattro opere.

Tra il 1937 e il 1939, in collaborazione con il marito, lo scultore César Domela, Arp e alcuni collezionisti e mecenati newyorkesi, dirige la rivista multilingue «Plastique».

Nel giugno del 1940, in seguito all’ingresso a Parigi delle truppe tedesche, i coniugi lasciano la loro casa di Clamart, cercando rifugio nel Sud della Francia non occupato. La coppia si sposta di frequente e vive ospite a casa di amici. Le opere di questo periodo sono dunque realizzate con materiali leggeri e trasportabili, come carta e matite colorate. Durante gli anni di peregrinazione la coppia si ferma per un periodo a Grass dove incontrano il pittore Alberto Magnelli con realizzano alcune opere. Nel 1942, in seguito al fallimento del loro piano di esilio negli Stati Uniti, la coppia si rifugia in Svizzera, dove Taeuber-Arp muore l’anno successivo;

 
 
Opere attualmente reperibili

Symphirine, 1905, matita e acquerello su carta, 44 x 66 cm, Clamart, Fondation Arp;

The Park of Hofleben, 1909, linoleografia, 12 x 18 cm, Aarau, Aargauer Kunsthaus;

Motif abstrait (bateau). Composition verticale-horizontale, 1917, gouache e matita su carta, 27 x 18 cm, Parigi, Centre Pompidou;

Composition, 1920, carta colorata, gouache, vernice metallica, pelle, matita su cartoncino, 23 x 17 cm, Remagen, Arp Museum Bahnhof Rolandeseck;

Forme désaxées, 1928, gouache, 30 x 26 cm, Baltimora, Baltimore Museum of Art;

Equilibre, 1932-33, olio su tavola, 50 x 45 cm, Basilea, Emanuel Hoffmann-Stiftung;

Animated Cirle Picture, 1935, olio su tela, 50,5 x 65 cm, Buffalo, Buffalo AKG Art Museum;

Turned Wood Sculpture, 1937, lego, 38,9 cm, New Heaven, Yale University Art Gallery;

Droites croisées et fragments de croix, 1941, matite colorate su carta, 28 x 34 cm, Locarno, Fondazione Remo Rossi.

 
 

A cura di: Giulia Brandinelli