Schmidt Käthe

Varianti del nome: Käthe Kollwitz


Luogo di nascita: Königsberg


Data di nascita: 8 luglio 1867


Luogo di morte: Moritzburg


Data di morte: 22 aprile 1945

 

Ambito di attività: Königsberg, Berlino, Parigi, Firenze


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: terzo quarto XIX secolo – metà XX secolo

 

 
 
Bibliografia
  • Lehrs, Käthe Kollwitz, s.e., Berlino 1901,
  • De Micheli, Käthe Kollwitz, Hoepli, Milano 1954,
  • P. Bouillon, Käthe Kollwitz, in «Revue de l’art», n. 1/2 (1968), p. 141,
  • C. Klein, H. A. Klein, Käthe Kollwitz, life in art, Schocken, New York 1975,
  • Käthe Kollwitz, catalogo della mostra (Washington, National Gallery of Art, 03.05-16.08.1992) a cura di E. Prelinger, A. Comini, H. Bachert, Yale Univ. Press, New Haven 1992;
 
Biografia

Nata l’8 luglio 1867 a Königsberg (oggi Kaliningrad), viene supportata dal padre nel suo desiderio di intraprendere una carriera artistica. Egli ne riconosce infatti il talento e, a partire dal 1881, la manda a lezione da Gustav Naujok e Hermann Bernhard Rudolf Mauer, da cui prende lezioni di grafica e impara ad incidere su rame. A metà anni Ottanta si iscrive si sposta a Berlino per iscriversi alla Berliner Künstlerinnenschule, dove il suo insegnante Karl Stauffer-Bern la introduce a Max Klinger, che sarà un importante modello per la giovane artista. Tra il 1887 e il 1888 torna a Königsberg per studiare con il pittore Emil Neide. Tra il 1889 e il 1990 si iscrive all'Accademia per artiste donne di Monaco, dove studia disegno dal nudo. Qui, influenzata dai pittori Max Liebermann e Friedrich Hermann Carl Uhde, si avvicina alla pittura naturalistica.

Nel 1891 sposa il medico Karl Kollwitz, al cui seguito si trasferisce a Berlino. Nel 1897 espone in occasione della Grande Esposizione d'Arte di Berlino il ciclo di incisioni La rivolta dei tessitori, che ottiene un grande successo. Max Lehrs, direttore del Kupferstich-Kabinett di Dresda, e Liebermann iniziano a collezionare le sue opere. Dal 1898 al 1903, insegna incisione e disegno dal vero all'Accademia di Berlino per artiste donne. Nel 1899 espone alla prima mostra della Secessione di Berlinese e alla quinta esposizione della Secessione viennese, e l'Albertina di Vienna acquista l’incisione Ende parte del ciclo  La rivolta dei tessitori.

Nel 1901, diventa membro della Secessione di Berlino. Nello stesso anno le sue opere vengono esposte a Parigi presso la galleria di Charles Hessèle e a Londra all’International Society of Sculptors, Painters and Gravers. L’anno successivo il Kupferstichkabinett di Berlino e la New York Public Library iniziano ad acquisire le sue stampe. Nel 1904 soggiorna a Parigi per due mesi, dove frequenta un corso di scultura presso l'Académie Julian e frequenta lo studio di Auguste Rodin. Nel 1907 riceve il Premio Villa Romana, che le offre l'opportunità di studiare a Firenze.

Inizia a modellare l’argilla e tra 1910 e il 1912 realizza numerose sculture di piccole dimensioni. Nel 1912 viene eletta membro del consiglio direttivo della Secessione di Berlino e, dopo la scissione del movimento, aderisce della Freie Secession di cui sarà membro del consiglio direttivo fino al 1916. Nel 1913, è tra i fondatori e presidente della Frauenkunstverband, poco dopo viene pubblicato dallo storico dell’arte Johannes Sievers il catalogo ragionato delle sue opere grafiche. Quattro anni più tardi, in occasione del suo cinquantesimo compleanno vengono allestite numerose mostre in suo onore, tra cui una grande retrospettiva presso il Kupferstichkabinett di Berlino. Nel 1919, è la prima donna a diventare membro a pieno titolo della Preußische Akademie der Künste.

Dal 1928 al 1932, dirige il corso di perfezionamento in arte grafica all'Accademia Prussiana di Belle Arti. Convinta pacifista, con l’avvento del nazionalsocialismo, è costretta a dimettersi dall'Accademia Prussiana delle Belle Arti e, temendo l'arresto, si reca insieme a Heinrich Johann Luiz Mann in Cecoslovacchia per poi tornare dopo poco a Berlino. Nel 1935, le sue opere vengono rimosse da mostre a Monaco e Düsseldorf. Due anni più tardi le sue opere vengono confiscate da numerosi musei in quanto considerate ‘arte degenerata’; le sue mostre vengono ostacolate, ma continua a esporre nel suo studio.

Nel 1943, il suo appartamento viene distrutto dai bombardamenti e si trasferisce quindi  a Nordhausen. Nel luglio 1944, accetta di trasferirsi a Moritzburg dietro invito del principe Ernst Heinrich von Sachsen, dove muore il 22 aprile 1945.

 
 
Opere attualmente reperibili

Sechs Personen an einem Tisch bei Lampenlicht, 1892-93, inchiostro su carta, 32 x 49 cm, New York, The Museum of Modern Art;

The Carmagnole, 1901, acquaforte e acquatinta su carta velina, 63 x 59 cm, Chicago, Art Institute of Chicago;

Working Woman, 1903, litografia su carta patinata, 52 x 40 cm, Chicago, Art Institute of Chicago;  

Biem Dengeln, 1905, carboncino su carta, 40 x 32 cm, Chicago, Art Institute of Chicago;

Death, Women, and Child, 1910, incisione su carta velina, 56 x 73 cm, Chicago, Art Institute of Chicago;

Pietà, 1937-39, bronzo, 38 x 29 x 30 cm, Colonia, Käthe Kollowitz Museum;

Farewell, 1940-41, bronzo, 17 x 10 x 10 cm, Colonia, Käthe Kollowitz Museum.

 
 

A cura di: Giulia Brandinelli