Popova Ljubov' Sergeevna

Varianti del nome: Ljubov Popova


Luogo di nascita: Mosca


Data di nascita: 24 aprile 1889


Luogo di morte: Mosca


Data di morte: 25 maggio 1924

 

Ambito di attività: Mosca


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: ultimo quarto XIX secolo – primo quarto XX secolo

 

 
 
Bibliografia
  • L. Adaskina, D. V. Sarab’janov, Lioubov Popova, Sers, Parigi 1989,
  • Liubov Popova, catalogo della mostra (Colonia, Museum Ludwig 01.10-30.11.1991, Madrid, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia 18.02.1991-16.02.1992, New York, The Museum of Modern Art 13.02.1991-23.04.1991, Los Angeles, Los Angeles Country Museum of Art 19.06-18.08.1991) a cura di M. Dabrowski, Abrams, New York 1991,
  • Amazons of the avant-garde: Alexandra Exter, Natalia Goncharova, Liubov Popova, Olga Rozanova, Varvara Stepanova, and Nadezhda Udaltsova, catalogo della mostra (Berlino, Deutsche Guggenheim 10.07-17.10.1999, Venezia, Fondazione Peggy Guggenheim 29.02-28.05.2000, Londra, Royal Academy of Arts 10.11.1999-06.02.2000, New York, Solomon R. Guggenheim Museum 21.06-01.10.2000) a cura di J. E. Bowlt, M. Drutt, Guggenheim Museum, New York 1999,
  • Vogel, Connecting threads, the enduring legacy of craft in Liubov Popova’s textile, in «The Oxford art journal», vol. 43, n. 1 (2020), pp. 25-47;
 
Biografia

Nasce il 24 aprile del 1889 a Mosca, da una famiglia di ricchi e colti mercanti, studia pittura con il pittore Stanislav 'ukovskij, nel 1907, e con i pittori Konstantin Yuon e Ivan Dudin, nel 1908. Realizza principalmente nature morte, paesaggi e nudi caratterizzati da contorni spessi, forme semplificate e colori vivaci che ricordano lo stile di Paul Cézanne, Natalia Goncharova e Michail Larionov.

Tra il 1909 e il 1916 viaggia in Italia e in Francia e visita Samarcanda. Nel 1912, durante il suo soggiorno a Parigi, studia con i pittori cubisti Jean Metzinger e Henri Le Fauconnier presso l’Académie de La Palette, dove conosce Nadezhda Udaltsova. Tornata a Mosca, l’anno successivo, lavora nello studio di Vladimir Tatlin. Durante il viaggio in Italia del 1914 entra, poi, in contatto con il Futurismo e le sue opere iniziarono a mostrarne l'influenza, in combinazione con alcuni aspetti tratti dal Cubismo. Parallelamente, entra in contatto con il collezionista Sergej Ščukin e ha occasione di osservare opere di Henri Matisse che la influenzano significativamente.

Nel corso degli anni dieci si avvicina ai movimenti di avanguardia e partecipa a importanti esposizioni, tra cui: la quarta mostra del Fante di Quadri, nel 1914, e, l’anno successivo a San Pietroburgo, le mostre di pittura russa futurista Tramway V  e 0.10. L'ultima mostra di pittura futurista, che sancisce la nascita del Suprematismo.

Sotto l'influenza del Suprematismo di Kazimir Severinovič Malevich, nel 1916 iniziò una serie di dipinti non oggettivi in cui iniziò a esplorare le possibilità di un vocabolario astratto. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, si unisce ai costruttivisti, e crea con loro scenografie e manifesti per le celebrazioni della rivoluzione.

Dal 1920 insegna agli Ateliers d'art et technique Vkhoutémas e lavora all'Inkhouk, sotto la direzione di Vassily Kandinsky. L’anno successivo viene invitata dal celebre regista teatrale Vsevolod Mejerchol'd a tenere un corso di design presso il suo laboratorio, occasione in cui si dedica alla progettazione di

scenografie teatrali e costumi funzionali. Inizia, poi, a lavorare presso la Prima Fabbrica Tessile Statale, dove disegna modelli per tessuti stampati e realizza copertine di libri, poster, murales, abiti e altri oggetti di uso quotidiano destinati alla produzione di massa.

Muore pochi anni dopo, il 24 maggio 1924;

 
 
Opere attualmente reperibili

Objects from a Dyer's Shop, 1914, olio su tela, 71 x 89 cm, New York, The Museum of Modern Art;

Birsk, 1916, olio su tela, 106 x 69,5 cm, New York, Solomon R. Guggenheim Museum,

Painterly Architectonic, 1917, olio su tela, 80 x 98 cm, New York, The Museum of Modern Art,

Composition, 1920 ca, gouache, acquerello e matita su carta colorata, New York, The Museum of Modern Art,

Space – force construction, 1921, olio su tavola, 64 x 60 cm, Mosca, State Tretyakov Gallery.

 
 

A cura di: Giulia Brandinelli