Varianti del nome: Leonetta Cecchi Pieraccini
Luogo di nascita: Poggibonsi
Data di nascita: 31 ottobre 1882
Luogo di morte: Roma
Data di morte: 23 settembre 1977
Ambito di attività: Firenze, Roma
Qualifica: Pittrice
Periodo: ultimo quarto XIX secolo – ultimo quarto XX secolo
nata il 31 ottobre 1882 a Poggibonsi, da una famiglia di estrazione media. La famiglia si trasferisce presto a Firenze, dove, nel 1902, è ammessa all’Accademia di Belle Arti. Qui segue i corsi di disegno e di figura del pittore Giovanni Fattori e i corsi di ornato e di decorazione del pittore Augusto Burchi. Consegue il Diploma accademico per l’abilitazione all’insegnamento di disegno ornamentale nelle scuole secondarie e poi un secondo Diploma accademico in figura disegnata e dipinta. Durante gli anni dell’Accademia stringe un forte legame di amicizia con il pittore Armando Spadini e con la sua futura moglie, Pasqualina Cervone.
Le sue prime prove sono vicine al Romanticismo, in particolare si ispira al ritrattista Giovanni Costetti. Nel 1906 espone la sua prima opera, un grande autoritratto, alla Promotrice per le Belle Arti di Firenze.
Lo stesso anno conosce il famoso critico Emilio Cecchi, che sposerà nel 1911 e con lui si trasferirò a Roma. La loro casa diventa un salotto letterario, dove si incontrano artisti e intellettuali di grande fama. Nel frattempo, si afferma come ritrattista ed esegue ritratti di, tra gli altri: Cesare Pascarella, Massimo Bontempelli, Mario Praz, Riccardo Bacchelli, Giuseppe Ungaretti, Vincenzo Cardarelli, Alberto Moravia, Roberto Longhi e Anna Banti. Nel 1914 partecipa alla II Esposizione Internazionale d’Arte della Secessione romana con le opere Paesaggio e La fabbrica di mattoni. L’anno successivo espone alla terza Esposizione della Secessione romana e, in seguito alla chiamato alle armi del marito, ritorna a Firenze. Nel 1916 espone due opere alla IV Esposizione della Secessione romana: Ritratto di Emilio Cecchi e Natura morta, entrambe molto apprezzate dalla critica.
Nel 1921 presso la Casa d'arte Bragaglia a Roma vengono esposte alcuni suoi dipinti. Nel 1927 è selezionata da Margherita Sarfatti, per la XCIII Esposizione della Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma. L’anno successivo, a Milano, ha luogo la sua prima personale presso la Saletta delle arti della «Fiera letteraria» con un catalogo introdotto da un testo del pittore Carlo Carrà.
Nel 1930 va negli Stati Uniti al seguito del marito, invitato dalla Berkeley University a tenere due corsi di letteratura, e soggiorna per tre mesi a New York, dove accompagnata da Henry Furst e Mario Soldati entra in contatto con l’ambiente artistico. Nel corso deli anni Trenta partecipa a numerose esposizioni, tra cui: la XVII Esposizione Internazionale di Venezia, nel 1930, la Prima Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma e la Prima Mostra Romana d'Arte Femminile, l’anno successivo, la XIX Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia e la personale presso la Galleria Lyceum di Firenze, nel 1934, l’Esposizione d’Arte Italiana Contemporanea a Varsavia, nel 1935, la personale all’Hotel Esplanada di San Paolo del Brasile, e alcune collettive al Baltimore Museum of Arts e al Syracuse Museum of Fine Arts di New York.
Nel corso degli anni Quaranta si dedica maggiormente alla scrittura e all’illustrazione, collabora con varie riviste e diminuisce l’attività espositiva. Nel corso degli anni Cinquanta si dedica, inoltre, alla pittura su ceramica.
Muore il 23 settembre 1977;
Paesaggio (la fabbrica di mattoni), 1911, olio su tela riportato su cartone, 58 x 59 cm, Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori;
Ballerina, 1934, olio su tela, 60 x 40,5 cm, Firenze, Palazzo Pitti;
Natura morte, 1934 ca, stampa, 34 x 25 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi;
Vaso con fiori, 1934 ca, stampa, 51 x 37 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi;
Una mattina sul fiume Hudson, ante 1977, olio su tavola, 50 x 66 cm, Firenze, Palazzo Pitti.