Varianti del nome: Anna Bilińska-Bohdanowicz
Luogo di nascita: Złotopolu
Data di nascita: 8 dicembre 1854
Luogo di morte: Varsavia
Data di morte: 8 aprile 1893
Ambito di attività: Kirov, Francia
Qualifica: Pittrice
Periodo: XVII a XIX secolo
nata l’8 dicembre 1854 a Złotopol, ai confini orientali della Polonia, oggi Novomyrgorod, Ucraina. È figlia del medico Jan Biliński e di Waleria Gorzkowska. La famiglia si trasferisce a Viatka, oggi Kirov, dove il padre esercita la sua professione presso gli esiliati politici polacchi; tra questi c’è il disegnatore Michał Elwiro Andriolli, che le dà le sue prime lezioni di disegno. In seguito, si forma con il pittore e illustratore Wojciech Gerson.
Intraprende un viaggio di studio che la porta a Monaco, Vienna e Venezia e, successivamente, decide quindi di proseguire il suo apprendistato artistico a Parigi. A questo periodo risalgono piccoli paesaggi, ritratti realistici, due quaderni di schizzi e un diario che redige fino al 1886. Frequenta l’Académie Julian a Parigi, dove i pittori Rodolphe Julian, fondatore dell’Accademia, e Tony Robert-Fleury sono i suoi insegnanti, e prende alcune lezioni private dal pittore Luc-Olivier Merson. Il suo talento viene presto riconosciuto e apprezzato: viene designata massière dell’atelier di pittura e ottiene medaglie ai concorsi dell’Accademia, in particolare il premio Julian per il suo dipinto Donna in kimono con ombrello giapponese.
Nel corso degli anni Ottanta partecipa a numerose mostre nazionali e internazionali e raccoglie gli articoli di stampa che la riguardano in un album: Le Mémorial. L’album della pittrice Anna Bili ń ska. Presenta le sue opere a Parigi, al Salon (1884-1885, 1887-1893) e il successo ottenuto al Salon del 1887, occasione in cui vince la medaglia di terza classe con il dipinto Autoritratto, in cui si ritrae come artista professionista, pennelli alla mano, costituisce un momento chiave nella sua carriera. Lo stesso quadro le vale una medaglia d’argento e il privilegio di partecipare fuori concorso all’Esposizione Universale di Parigi del 1889. Partecipa, poi, all’Esposizione internazionale Blanc et Noir (1885, 1886, 1888) e al Salone annuale dell’Unione delle donne pittrici e scultrici (1888-1891), ma anche alle mostre della Société lyonnaise des beaux-arts (1888-1893), alla Grosvenor Gallery (1888-1890) e alla Royal Academy of Arts di Londra (1888, 1892), al Glaspalast di Monaco (1890-91) e all’Internationale Kunstausstellung di Berlino, dove, nel 1891, viene premiata con la medaglia d’oro di seconda classe per il Ritratto della contessa Angèle de Vauréal.
Dipinge ritratti, scene di genere e nature morte prediligendo l’uso dell’olio e del pastello su tela, sperimenta inoltre l’acquerello e il carboncino. Viaggia frequentemente e, durante alcuni soggiorni in Normandia, in Bretagna e sull’isola di Oléron, realizza piccoli schizzi luminosi en plein air. È sempre più conosciuta, e l’aristocrazia e le élite di Parigi e Lione le commissionano ritratti. Dipinge la sua tela più grande su richiesta del filantropo americano Alfred Corning Clark: Ritratto dello scultore George Grey Barnard.
Nel 1892 sposa il pittore Antoni Bohdanowicz e si trasferisce a Varsavia con il desiderio di aprire una scuola di pittura per donne, l’anno successivo muore però improvvisamente.