Alexandrovna Grigorovich Alexandra

Varianti del nome: Alexandra Exter
Luogo di nascita: Bąłystok
Data di nascita: 6 gennaio 1882
Luogo di morte: Fontenay-aux-Roses
Data di morte: 17 marzo 1949
Ambito di attività: Kiev, Parigi, Mosca
Periodo: XX e XXI secolo
Qualifica: Pittrice

 
 
Bibliografia

• S. Compton, Alexandra Exter and the dynamic stage, in «Art in America», n. 5 (1974), pp. 100-102.
• Artist of the theatre, Alexandra Exter: four essays with an illustrated check list by Vassily Shchukin, catalogo della mostra tenuta alla Vincent Astor Gallery (New York, The New York Public Library at Lincoln Center primavera-estate 1974) a cura di D. O. Dansleger, A. B. Nakhim, S., New York Public Library & Readex Books, New York 1974.
• R. H. Cohen, Alexandra Exter and the Western Europe: an inquiry into Russian-Western relations in art, theatre and design in the early Twentieth Century, in «Marsyas», n. 20 (1979/80), p. 89.
• A. H. Law, Alexandra Exter, theatrical constructivism, in «Bulletin», n. 5 (1982), pp. 35-35.
• Amazzoni dell’avanguardia: Alexandra Exter, Natal’ja Gončarova, Ljubov’ Popova, Ol’ga Rozanova, Varvara Stepanova e Nade¸da Udal’cova, catalogo della mostra (New York, Solomon R. Guggenheim M• useum 13.03-28.05.2000) a cura di J. E. Bowlt, M. Drutt, Guggenheim Museum, New York 2000.
• G. F. Kovalenko, Les livres manuscrits d’Alexandra Exter, in «Pinakotheke», n. 13/14 (2002), pp. 238-243.
• J. Chauvelin, N. Filatoff, Alexandra Exter: monographie, Chevilly-Larue, Milo 2003.
• P. Railing, C. Wallis, Alexandra Exter, 1910–1924, Artist Book, Forest Row 2011.
• J. Tobin, Alexandra Exter 1908–1914, futurist influences from Russia and the West, in «International yearbook of futurism studies», n. 5 (2015), pp. 252-265.
• G. Kovalenko, Alexandra Exter a Mosca nel 1921, in «Ligeia», n. 157/160 (giugno-dicembre 2017), pp. 105-117.
• Women in abstraction, catalogo della mostra (Parigi, Centre Pompidou 05.05-23.08.2021, Bilbao, Museo Guggenheim Bilbao 22.10.2021-27.02.2022) a cura di C. Macel, K. Ziebinska-Lewandowska, T• hames & Hudson, Londra 2021, pp. 27, 40-42, 76-77, 84-85, 128.
• Alexandra Exter – the stage is a world, catalogo della mostra (New York, Ukrainian Museum 22.09-19.01.2024) a cura di P. Doroshenko, Rodovid, Kyiv 2024.

 
Biografia

Nata il 6 gennaio 1882 a Bialystok, in una ricca famiglia bielorussa, frequenta l’Istituto di Belle Arti di Kiev (Kievskoe chudo¸estvennoe ucilisce) fino al 1907 e sposa l’avvocato Nikolai Eugenovitch Exter, poi parte per studiare all'Accademia della Grande Chaumière a Parigi. Le sue prime opere sono influenzate dall'eredità del pittore Paul Cézanne e dalle ricerche cubiste. Successivamente partecipa sia alle sperimentazioni pittoriche del Fante di Quadri che a quelle del Cubo-Futurismo russo, esponendo i suoi lavori in numerose manifestazioni dell'avanguardia russa, ucraina ed europea.
Nel 1916, dopo aver viaggiato tra Mosca, Parigi e Roma, crea i suoi primi dipinti astratti caratterizzati dalla presenza di forme geometriche e, nel 1918, apre il proprio studio a Kiev dove insegna ad artisti di fama, tra cui il pittore Pavel Tchelitchew. Tornata a Mosca nel 1921, si avvicina al Costruttivismo e partecipa, nello stesso anno, alla grande mostra 5 x 5 = 25. Successivamente si interessa al teatro e, a partire dagli anni Venti, realizza costumi e scenografie.
È nel 1922 che la sua carriera conosce una vera e propria svolta, quando realizza le scenografie e i costumi per lo spettacolo Salomé messo in scena al teatro moscovita Kamerny fondato da Alexandre Taïrov. Le audaci scenografie e i costumi ottengono il plauso della critica. Nel 1923, per la I Esposizione Panrussa di Agricoltura, Artigianato e Industria a Mosca, progetta insieme alla scultrice Vera Moukhina i padiglioni dei giornali Izvestia e Krasnaïa Niva. Negli anni successivi viene poi invitata a partecipare a numerosi grandi eventi internazionali per conto dell'Unione Sovietica.
Nel 1924, lavora al primo colossal sovietico di fantascienza Aelita del regista Yakov Protazanov. Il film muto racconta la storia di un ingegnere russo che, dopo aver intrapreso un viaggio distopico su Marte ed essersi innamorato della sua regina, riconosce nella donna una tiranna e si rivolta contro di lei. Exter costruisce un’ambientazione che collega esteticamente il mondo alieno e quello tecnologico-industriale tramite l’uso di una serie di accessori eccentrici fatti di celluloide, plexiglas e materiali leggeri, che nei bozzetti appaiono come strane protesi metalliche utili a potenziare il corpo per renderlo una macchina ibrida.
Nello stesso anno, dopo aver diviso la sua vita tra Francia e Russia, si stabilisce definitivamente a Parigi dove insegnerà all'Accademia d'arte contemporanea di Fernand Léger fino al 1930 senza mai interrompere le collaborazioni teatrali. Negli anni Trenta smette via via di prendere parte alle esposizioni e muore il 17 marzo 1949 a Fontenay-aux-Roses, paese alle porte di Parigi dove si era rifugiata nel corso della guerra.

 
 
Opere attualmente reperibili
  • Cubist Nude, 1912 ca, olio su tela, 149 x 109 cm, New York, The Museum of Modern Art;
  • Nature morte, 1913, collage e olio su tela, 68 x 53 cm, Madrid, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza;
  • Composition, 1916, olio e gouache su carta, 71 x 56 cm, New York, The Museum of Modern Art;
  • Construction, 1922-23, olio su tela, 89 x 90 cm, New York, The Museum of Modern Art;
  • Theatrical Composition, 1925 ca, olio su tela, 149 x 109 cm, New York, The Museum of Modern Art.
 
 

A cura di: Giulia Brandinelli