Novità in arrivo: Centro benessere all'aria aperta al Corno alle Scale

 

L’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese e il Comune di Lizzano in Belvedere, in collaborazione con la Destinazione Turistica della Città metropolitana di Bologna stanno lavorando allo sviluppo del “Bosco del Benessere”: un sistema integrato di fruizione dei sentieri e del territorio appennico per l’autopromozione del benessere psicofisico la riduzione dello stress, il potenziamento delle difese immunitarie.

L'idea si riconduce al Forest Bathing già proposti in Giappone e Stati Uniti dove resort e parchi naturali offrono passeggiate basate sull’immersione nei luoghi e nei suoni della natura. Un bagno nella foresta che, secondo diversi studi, regolarizza il sistema cardiocircolatorio e incrementa la funzione del sistema immunitario. "Per questo – afferma l'assessore al turismo del Comune di Lizzano Barbara Franchi - crediamo che l’Appennino bolognese si presti benissimo a importare queste pratiche in Italia".
Il primo percorso a essere interessato dal progetto è il "Sentiero dei sette casoni" che parte dalla strada panoramica che collega Lizzano in Belvedere con Vidiciatico per svilupparsi a mezza costa sul versante nord di Monte Pizzo. Sono già stati stanziati circa diecimila euro che serviranno dapprima a sistemarlo e ripulirlo, con interventi sui castagni secolari e la rimozione delle piante secche, quindi ad attrezzarlo con aree di sosta con panchine e tavoli in materiale naturali. Prevista anche la segnaletica necessaria sia a orientarsi sia a essere guidati nel percorso salute. Il nome deriva dai sette metati disseminati lungo il sentiero, chiamati nel gergo locale “casoni”, ovvero costruzioni in pietra dove si essiccavano le castagne da portare al mulino. La scelta di questo sentiero è legata sia alla vicinanza con i centri turistici di Lizzano e Vidiciatico, sia perché la castanicoltura, fino a pochi decenni fa era una delle principali attività per gli abitanti del Comune di Lizzano in Belvedere, per la presenza di alberi secolari.
Compatibilmente con i tempi dettati dall'emergenza sanitaria, l'obiettivo dei promotori è essere pronti per la tarda estate e l’autunno. Se il percorso pilota avrà successo, ci sarà modo di estendere l’iniziativa agli oltre 350 chilometri di cammini che offre il Corno alle Scale per trasformarlo in unico grande territorio terapeutico.

 
 
 
 

Data ultimo aggiornamento: 08-04-2020