MiSE - Credito d'imposta R&S

 

Il bonus Ricerca e Sviluppo 2019 è un'agevolazione fiscale, introdotta dal decreto Destinazione Italia, successivamente modificata dalla Legge di Stabilità 2015 e dalla legge di bilancio 2019.

Prevede un credito d'imposta a favore di imprese e società aventi qualsiasi forma giuridica, che effettuino investimenti in attività di ricerca e sviluppo. Con il decreto Dignità il bonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2020, ma scende dal 50% al 25%, rimanendo al 50% solo per alcune tipologie di spese ammesse.

Beneficiari: imprese e società di ogni dimensione e qualsiasi forma giuridica, a prescindere dal settore economico in cui operano e dal regime contabile fiscale adottato, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo.

Spese agevolabili: sono ammessi i costi direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca fondamentale, industriale e di sviluppo sperimentale. In particolare:

  • costi per personale altamente qualificato e tecnico;
  • contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative;

  • quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali.

La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo sostenute nel periodo 2017-2020. Il credito d'Imposta è fruibile solo in compensazione a partire dal periodo d'imposta successivo a quello in cui sono stati sostenuti i costi in attività di ricerca e sviluppo.

Misura dell'agevolazione: l'agevolazione prevede due differenti aliquote di credito d'imposta ricerca e sviluppo, in funzione delle diverse tipologie di spese, oggetto di modifica dal Decreto Dignità: quest'ultimo infatti ha escluso a partire dal 14 luglio 2018, alcuni costi di acquisto, anche in licenza d'uso, di beni immateriali connessi a operazioni interne al gruppo societario, cioè spese relative a competenze tecniche e privative industriali.

Come si accede: automaticamente in fase di redazione di bilancio, indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, nel quadro RU del modello Unico. Sussiste l’obbligo di documentazione contabile certificata.

Fonte: > MiSE

 
Data ultimo aggiornamento: 24-02-2020