ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI SANT'AGATA BOLOGNESE

c/o Sede Municipale, C.so Pietrobuoni, 14 - CAP 40019 - SANT'AGATA BOLOGNESE
Tel. 051-681 8923 - Fax 051-6818 950
 
 
 

L'archivio conserva le carte storiche del Comune di Sant'Agata Bolognese (1614-1965)

Fondi aggregati: Assunteria del campanile (1842-1852); Avviamento al Lavoro, Associazioni Sociali (1919-1952); Azienda Annonaria (1917-1949); C.L.N. (1945-1946); Comitato pro Case di Ricovero (1910-1913); Comitato pro Monumento Caduti di Guerra (1923-1926); E.C.A. (1937-1978); Guardia Civica (1847-1875); Società di Musica (1839-1954); Società Sant’Agatese per esercitare Case del Popolo (1910-1929); Tribunale economico (1838-1856); Ufficio di Conciliazione (1892-1916); Ufficio Imposte di Consumo (1944-1952)

Altri fondi di interesse locale: Presso l’Archivio di Stato di Bologna si conservano: Vicariato di Sant’Agata (1372- 1693); Amministrazione del Dipartimento del Lamone, Sant’Agata (1797-1798); Giudicatura di pace e Pretura di Sant’Agata (1797-1816)

L’archivio è collocato all'interno dell'edificio di Porta Otesia. Una parte della documentazione è ancora conservata presso gli Uffici Comunali e presso il magazzino comunale.

Verso la metà del secolo XII, il territorio di Sant’Agata entra a far parte del contado bolognese. A partire da questa data e fino al sopraggiungere delle armate napoleoniche, la sua storia segue un corso nel quale si riflettono le vicende del Comune di Bologna: in queste ultime, Sant’Agata riveste non di rado un ruolo di primo piano in qualità di territorio di confine tra Bologna e Modena e come avamposto difensivo fedele a Bologna nelle lotte fra le due città.
Nel 1805, nell’ambito delle operazioni di riordino amministrativo del Regno d’Italia, Sant’Agata viene elevata alla dignità di Comune, inserito nel Cantone di San Giovanni in Persiceto e nel Distretto di Cento.
Le nuove operazioni di riordino amministrativo, nel 1810, non mutano questo assetto.
Con la Restaurazione del dominio pontificio su Bologna, Sant’Agata viene inserita nella Legazione di Bologna e nel Governo di San Giovanni in Persiceto, in qualità di appodiato di quest’ultimo.
Grazie al Motu Proprio di Leone XII del 1827, il Comune di Sant’Agata riacquista la propria indipendenza amministrativa, divenendo sede di Podesteria. Anche in questo periodo estende la propria giurisdizione solo agli antichi suoi quartieri.
Dopo la fine del potere pontificio, il Governatore delle Romagne, Luigi Carlo Farini, il 27 dicembre 1859, ridefinì le circoscrizioni territoriali, togliendo alla Provincia di Bologna il Comune di Sant’Agata. In seguito ai ricorsi presentati, Sant’Agata rientrò a far parte della Provincia di Bologna il 15 dicembre 1860.
Il Comune, per il R.D. 16 ottobre 1862, n. 923, ha mutato la propria denominazione da “Sant’Agata” in “Sant’Agata Bolognese”.
Attuali centri: Crocetta

 

Strumenti di corredo: Inventario analitico e informatizzato (1995)

 

Modalità di consultazione: Tramite richiesta scritta all'Ufficio di Segreteria del Comune

 

Sala di consultazione: Presente all'interno dell'edificio di Porta Otesia. Previo appuntamento telefonico con l'ufficio di Segreteria (da lunedì a sabato dalle 8,30 alle 13,30) 

 

Servizi: Fotocopie