Qualità dell'aria: come riscaldare casa in sicurezza e inquinando meno

Tutte le regole sui diversi impianti di riscaldamento e le informazioni per un corretto utilizzo

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Riscaldare le nostre case con impianti a combustione comporta conseguenze sia per il clima che per la qualità dell’aria, per questo è importante sapere quali sono le fonti più inquinanti e come ridurne gli effetti negativi. I valori delle emissioni di polveri sottili (PM10) nell’atmosfera cambiano parecchio a seconda del sistema di riscaldamento utilizzato: ad esempio i grammi di PM10 emessi da un caminetto aperto sono 860 per Giga joule di combustibile bruciato, contro 0,2 prodotti da un impianto a metano.

È quindi importante conoscere le regole stabilite dal PAIR per ridurre le emissioni di polveri sottili e per il corretto utilizzo degli impianti di riscaldamento la cui responsabilità per i grandi impianti centralizzati nei condomini è in capo a una figura professionale, mentre sui piccoli impianti domestici è in capo al proprietario o all’affittuario.

Per rispondere alle diverse domande dei cittadini sul tema, Regione Emilia-Romagna, Arpae e Anci hanno prodotto un volantino che spiega in maniera sintetica le regole sul corretto utilizzo degli impianti di riscaldamento: cosa fare per installare nuovi impianti, come verificare che l’impianto di riscaldamento utilizzato sia a norma, come adeguare gli impianti esistenti alle nuove normative. Ogni tipo di impianto è infatti soggetto a regole specifiche che ne garantiscono un’adeguata efficienza energetica, l’assenza di pericolo e la riduzione delle emissioni

Per molti di questi impianti è inoltre necessaria l’iscrizione al Catasto Regionale degli Impianti Termici CRITER, che certifica periodicamente i requisiti di sicurezza ed efficienza energetica con il Bollino Calore Pulito Per ridurre le emissioni e per motivi sanitari vale comunque la regola di mantenere la temperatura in casa entro i 20°C (19°C in caso di allerta smog)