Contro
la strage stradale parte la "Campagna nazionale per la sicurezza degli utenti
deboli della strada". Bambini e anziani comporranno con i loro corpi in
Piazza Maggiore il messaggio "strada alla vita". Tra i promotori l'Assessorato
Viabilità e Mobilità della Provincia di Bologna.
Il 22 maggio, ore 10, in Piazza Maggiore, i bambini delle scuole elementari
Padre Marella e Besta sedendosi sul selciato
insieme agli anziani comporranno la scritta "strada alla vita". Il messaggio verrà fotografato
dall'alto e inviato simbolicamente a tutte le persone che guidano.
La singolare iniziativa si
svolge nell'ambito della prima "Campagna nazionale per la sicurezza degli utenti
deboli della strada" promossa sotto l'Alto
Patronato del Presidente della Repubblica. Tra i promotori figura l'Assessorato Viabilità e Mobilità della Provincia di Bologna insieme al
Centro Antartide, ai sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uil e
all'Osservatorio per l'educazione e la sicurezza stradale della Regione
Emilia-Romagna.
L'idea, partita da Bologna, ha
raccolto adesioni in tutta Italia. Verrà realizzata anche a Torino, Napoli,
Brescia, Cosenza, Crotone, Agrigento, Catanzaro, Genova, Pisa, Messina, Prato,
Ravenna, Taranto, Torino, Venezia, Trieste,
Bari, Palermo...
La campagna vuole simbolicamente
segnare la riscossa degli utenti deboli contro la
strage che si consuma tutti i giorni sulle strade italiane. Per tutti la vita
sulle strade italiane non è facile, soprattutto a causa dell'incoscienza di tanti
che guidano senza rispettare le regole. Lo è ancora meno per gli utenti deboli:
pedoni, ciclisti, bambini, anziani, portatori di handicap, mamme e papà con il
passeggino. In effetti oggi in Italia anche il semplice attraversamento sulle strisce è un'esperienza
a rischio nonostante il pedone abbia il diritto alla precedenza. Non è così
negli altri paesi europei dove il pedone è sacro. Le conseguenze? Ogni anno nel nostro paese vengono uccisi più di 1.000
tra pedoni e ciclisti e oltre 30.000 rimangono feriti.
Nonostante si continui a parlare di «incidenti» in strada troppe volte non si muore
per caso. Il semplice rispetto delle
regole da parte di tutti, a partire dai limiti di velocità, renderebbe
possibile - subito e a costo zero - la riduzione drastica delle vittime della
strada.
Per ridurre le tragedie serve più
senso di responsabilità da parte di tutti, percorsi pedonali protetti, piste
ciclabili, un'efficace sinergia tra azione educativa, preventiva e repressiva
delle forze dell'ordine, utilizzo diffuso delle tecnologie per scoraggiare
comportamenti pericolosi.
Ad esempio un pedone o un ciclista
investito a 30 km orari ha solo il 50% di possibilità di sopravvivere, il 10%
di possibilità se investito a 50 km orari, mentre oltre i 60 km orari non ha speranza.
Il rispetto dei limiti di velocità nei centri abitati consentirebbe quindi di diminuire
significativamente il numero delle vittime, dato che sulle strade urbane si
verifica quasi l'80% di tutti gli incidenti.
Tra i promotori bolognesi della
campagna si segnalano anche il Comune di Bologna, AICE Associazione Italiana
Contro l'Epilessia, Ancescao, Arci, Legambiente, Auser, Coop Adriatica, Fish, www.ilikebike.org,
Associazione Bandiera Gialla. La regia è curata dal Centro Antartide.
Per maggiori informazioni:
Giampiero Mucciaccio, Centro Antartide, tel. 051-260921;
giampiero.mucciaccio@centroantartide.it