Comunicato stampa

28 settembre 2005 - Finanziaria, delusione e sconcerto per il primo tavolo fra Governo ed Enti locali


 
 

Dichiarazioni della presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti e del vice presidente Andrea De Maria,responsabile della Finanza locale dell'Unione delle Province italiane (Upi), sull'esito del primo confronto a Roma.

«Ho partecipato ieri sera - dichiara il vice presidente De Maria - al primo incontro fra Governo, presidenti delle Regioni, delegazioni dell'Anci e dell'Upi sulla Finanziaria 2006. Durato poco più di un'ora e mezza, è stato caratterizzato dall'effettiva impossibilità di avviare un vero confronto, visto che l'esecutivo non ha ritenuto di fornire ancora cifre definitive sui tagli, previsti per gli Enti locali comunque definiti di "livello significativo". Non si può che esprimere delusione per questa scarsa volontà di confronto e sconcerto per l'indeterminatezza che ancora caratterizza la manovra finanziaria, che, com'è noto, deve essere approvata entro il 30 settembre. Risulta confermato un approccio fortemente centralistico, che, anche al di là della logica dei tetti del 2005, incide direttamente sulla qualità della spesa, vincolando gli Enti locali a scelte assunte a livello nazionale. Sarebbe stato necessario invece tornare ad un meccanismo basato sui saldi che, fra l'altro, consentirebbe ugualmente, ed a mio avviso più efficacemente, il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità, valorizzando gli Enti locali i cui bilanci sono più virtuosi di quello dello Stato centrale. Dallo scenario emerso ieri - che certamente andrà verificato, visti gli elementi d'indeterminatezza che permangono - si delinea un taglio molto rilevante alle spese correnti di Comuni e Province, concentrato obbligatoriamente su poche voci di spesa; se la manovra fosse sostanzialmente quella che c'è stata preannunciata ieri, ad esempio per la Provincia Bologna si prefigurerebbero tagli obbligatori, sulla parte corrente, per 6/7 milioni di euro".
Sull'esito dell'incontro romano, al quale ha partecipato come responsabile della Finanza locale dell'Upi, De Maria ha avuto questa mattina un lungo colloquio con la presidente Beatrice Draghetti, la quale ha poi così commentato: "Ricordo che la nostra Amministrazione sta lavorando ad una contrazione delle spese correnti, per concentrare risorse sugli investimenti in opere pubbliche. L'obiettivo è di razionalizzare l'attività amministrativa, attuare economie sulle consulenze e su altre voci di spesa in qualche modo ancora comprimibili. Quello che si configura a livello nazionale, però, è tutt'altra cosa e rischia di mettere in discussione la capacità di assolvere funzioni fondamentali per la nostra e le altre Province, comportando anche la prospettiva di riduzioni molto significative per le assunzioni a tempo determinato ed a progetto: se consideriamo quella condizione di sostanziale blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, in atto ormai da molti anni, questo significa anche tagliare opportunità importanti di valorizzazione di energie e competenze professionali presenti, in particolare, fra le giovani generazioni."
De Maria ha quindi così concluso: "Le Regioni, le Province e i Comuni hanno chiesto che si attivi un vero tavolo di confronto con il Governo al più presto, per poter contribuire ad obiettivi di risanamento dei conti pubblici e di sostegno al sistema produttivo, anche condividendo priorità fra i diversi livelli istituzionali, su cui concentrare risorse finanziarie pubbliche di provenienza nazionale, regionale e locale. Occorre quindi che finalmente un vero confronto possa avviarsi, anche quale occasione per poter condividere modalità diverse di controllo della spesa, che scongiurino lo scenario molto preoccupante che ci siamo trovati di fronte ieri a Palazzo Chigi».
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 08-05-2008