Comunicato stampa

2 aprile 2007 - Scuola, il "Decreto Bersani" e i Poli tecnico-professionali


 
 

Dichiarazione dell'assessore all'Istruzione e formazione Paolo Rebaudengo

Con l'approvazione al Senato del "Decreto Bersani", diventano legge le norme sul sistema della scuola secondaria, sull'istruzione tecnico-professionale e sui "Poli". Sull'argomento trasmettiamo una dichiarazione dell'assessore all'Istruzione e formazione della Provincia di Bologna, Paolo Rebaudengo:

«Desidero esprimere apprezzamento per l'accelerazione impressa al varo delle norme sull'istruzione tecnico-professionale e sui 'Poli', contenute nel decreto Bersani, convertito in legge venerdì scorso. Nasce il sistema dell'istruzione secondaria superiore, composto dai licei, dagli istituti tecnici e dagli istituti professionali, finalizzati al conseguimento di un diploma. Vengono abrogati i licei economici e i licei tecnologici previsti dalla Riforma Moratti.

Gli Istituti tecnici e gli istituti professionali, riordinati e potenziati, diventeranno 'istituti tecnico-professionali'. Le scuole del sistema di istruzione secondaria superiore dovranno trovare un collegamento con il mondo del lavoro e dell'impresa - compreso l'ambito del volontariato e del sociale privato - con la formazione professionale del sistema regionale, con l'università e la ricerca, con le Province e i Comuni. Per gli Istituti tecnico-professionali sono previsti la riduzione degli indirizzi - che saranno articolati in un'area comune di istruzione generale e in aree diversificate - e il potenziamento delle attività di laboratorio, di stage e tirocinio. La riforma della normativa precedente in questo ambito è peraltro rinviata al 2009/2010. Di particolare interesse, la previsione dei "Poli tecnico-professionali" che si potranno realizzare a livello provinciale o sub-provinciale, che interessano diverse realtà scolastiche del nostro territorio. Essi dovranno essere costituiti attraverso consorzi composti da istituti tecnici, istituti professionali, strutture della formazione professionale del sistema regionale.

Il loro fine è 'la promozione in modo stabile e organico della diffusione della cultura scientifica e tecnica ed il sostegno delle misure per la crescita sociale, economica e produttiva del Paese'. La loro realizzazione avverrà sulla base della programmazione dell'offerta formativa definita a livello provinciale e regionale. Di particolare rilievo il ruolo delle Regioni, in considerazione dell'apporto del sistema regionale della formazione professionale. Si tratta di una prospettiva di grande interesse per l'area della provincia di Bologna, vista la presenza di istituzioni scolastiche che da tempo operano nella logica di sistema a livello territoriale, in collaborazione con gli enti locali e le realtà economiche, specie nei campi della meccanica, dell'elettronica, dell'informatica, del tessile-moda, del turismo-alberghiero. Per questa ragione, anticipando le norme emanante a livello nazionale l'Ufficio di presidenza della Conferenza metropolitana dei sindaci della Provincia di Bologna, insieme alle Organizzazioni sindacali e alle rappresentanze delle imprese, ha recentemente sottoscritto un documento per la promozione della vocazione territoriale della scuola secondaria superiore bolognese e il suo raccordo con le imprese del territorio».
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 07-05-2008