Comunicato stampa

23 ottobre 2006 - L'Unione europea non penalizzi i Comuni del nostro Appennino


 
 

Ordine del giorno del Consiglio sui fondi strutturali Ue per la montagna

I Comuni montani non devono essere penalizzati dalla riduzione dei fondi strutturali dell'Unione europea e dalla nuova forma della loro distribuzione. Lo sostiene un ordine del giorno presentato dai capigruppo Massimo Gnudi (Ds), Gabriele Zaniboni (Margherita) Alfredo Vigarani (Verdi) e Plinio Lenzi (Italia dei Valori) e approvato nella scorsa seduta dal Consiglio provinciale con 16 voti favorevoli (Ds, Margherita, Rc) e 8 astenuti (An e FI).
Sullo stesso argomento era stata precedentemente presentato un ordine del giorno dei consiglieri Michele Facci, Sergio Guidotti, Marco Mainardi e Claudia Rubini di An che è stato però respinto. I fondi strutturali Ue destinati al Centro-Nord Italia per il periodo 2007-2013 si chiameranno, d'ora in poi, Obiettivo Competitività; in esso confluiranno, in un unico fondo, i precedenti Obiettivo 2 e Obiettivo 3 nonché i fondi Fas (Fondo aree sottoutilizzate).
Inoltre, la generale riduzione delle risorse prevista per il Centro Nord, rischia di colpire, a cascata, anche le singole Regioni e le realtà locali. Il documento riconosce al presidente della Regione Errani un "ruolo di positiva negoziazione in sede nazionale di Conferenza Stato-Regioni per aver saputo trasformare la originaria proposta Ue di forte ridimensionamento della nostra Regione in una suddivisione delle risorse, che ha saputo contenere il calo annunciato in virtù dei buoni parametri statistici legati allo sviluppo e all'economia del nostro territorio."
L'odg continua impegnando la Giunta provinciale a "farsi fin d'ora portatrice presso la Regione Emilia-Romagna, l'Upi (Unione delle Province d'Italia) e l'Uncem (Unione nazionale comunità enti montani), della necessità di valorizzare comunque al meglio i Comuni montani in sede di definizione dei piani operativi regionali per la distribuzione dei fondi strutturali" e di "attivare le necessarie iniziative istituzionali affinché la capacità progettuale dei Comuni montani non venga penalizzata da questo nuovo schema di funzionamento, valorizzando al meglio la intensa progettazione già eseguita nel periodo 2000-2006, attraverso una nuova stagione che sappia cogliere per i prossimi anni l'opportunità di una nuova progettazione trasversale di vallata, legata ai temi dello sviluppo e di una politica energetica sostenibile."
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 14-05-2008