Imposta di soggiorno: Destinazione turistica e Comune di Bologna offrono collaborazione ai comuni che intendono applicarla

 

I Comuni metropolitani che intendono applicare l'imposta di soggiorno avvieranno un confronto nelle rispettive Unioni territoriali per individuare un'azione il più possibile omogenea su tutto il territorio, avvalendosi del supporto di Città metropolitana-Destinazione turistica e della collaborazione tecnica del Comune di Bologna.

E' questo l'orientamento emerso dall'incontro promosso dalla Destinazione turistica della Città metropolitana a Palazzo Malvezzi, per informare sulle finalità applicative e sugli strumenti operativi necessari all'introduzione dell'imposta di soggiorno in quei Comuni che stanno prospettando o hanno appena avviato questa pratica.

Allo scopo di fornire un panorama completo delle casistiche legislative e amministrative correlate all'imposta, l'incontro – ai quali hanno partecipato politici e tecnici di 16 Comuni - si è avvalso del contributo del direttore dell'Area Risorse Finanziarie del Comune di Bologna Mauro Cammarata. Forte dell'esperienza maturata in questi anni di applicazione, il Comune di Bologna si è reso infatti disponibile a continuare la collaborazione con l'area metropolitana per offrire il proprio supporto tecnico a quanti lo riterranno necessario.

Nella città metropolitana attualmente l'imposta di soggiorno è applicata, oltre che nel capoluogo, solo a Imola e in alcune località del circondario imolese, a Alto Reno Terme e, dall'1 settembre di quest'anno anche a Castenaso mentre molti Comuni hanno manifestato intenzione di voler procedere quanto prima e anche per questo hanno espresso apprezzamento per la modalità di confronto avviata con questo incontro.

 
 
 

Data ultimo aggiornamento: 07-10-2019