Le indagini sulla percezione della sicurezza a Bologna e nell'area metropolitana


Lo svolgimento dell’indagine del 2000 per conto della Regione Emilia-Romagna è l’occasione, per il Centro Demoscopico, in accordo con la Vicepresidenza dell'allora Provincia di Bologna, per avviare un approfondimento dedicato alle opinioni in materia di sicurezza dei cittadini del capoluogo e degli altri Comuni dell’area metropolitana, che dovrebbe rappresentare il primo atto di un servizio di monitoraggio da svolgersi con cadenza annuale, o comunque periodica, con il contributo della Provincia e del Comune di Bologna.

Una sorta di Osservatorio metropolitano sulla sicurezza, sul modello di quanto la Regione fa da anni con il Progetto Città Sicure, che operativamente, e in modo più o meno formalizzato, funzionerà dal 2000 al 2004, con una ripresa – per quanto diversificata - nel 2005.

Sul piano tecnico-conoscitivo, il primo approfondimento dedicato alla percezione della sicurezza dei cittadini urbani e metropolitani promosso dal Centro Demoscopico nel 2000 ha due obiettivi precisi:

  • Primo obiettivo, dimensionando opportunamente il campione in proporzione alla popolazione residente, riuscire ad articolare l’analisi differenziando le diverse problematiche in ambiti sub-provinciali: il Comune di Bologna, i Comuni della cosiddetta “cintura”, il resto del territorio provinciale.
  • Secondo obiettivo, arrivare a confrontare i risultati della rilevazione nei vari ambiti, quelli emersi per il Comune di Bologna con quelli relativi agli altri capoluoghi, e i dati emersi per il resto del territorio metropolitano bolognese con quelli degli altri Comuni regionali non capoluogo.


Il sondaggio che si presenta – si legge nel Rapporto - ha per tema le problematiche della sicurezza ed è stato svolto dal MEDEC nel corso del Giugno 2000 come approfondimento di un sondaggio a base regionale commissionato dal Progetto Città Sicure della Regione Emilia-Romagna.

La base campionaria, relativa alla popolazione con più di 18 anni, stratificata per zona di residenza, sesso e classe d’età, è di 1700 casi, così suddivisi: 346 nel comune di Bologna, 187 nella cintura bolognese, 300 nel resto della provincia di Bologna, 411 nelle grandi città regionali, 456 negli altri comuni della regione. Il sondaggio è stato svolto con metodo CATI sulla base di un questionario di 70 domande.

Cfr. Il problema della sicurezza nella percezione dei cittadini. Un sondaggio sull’area bolognese e su altre località della regione Emilia-Romagna, a cura del MeDeC, in Metronomie n. 17, 2000. 


Se nel 2000 si tratta ancora di una scelta pionieristica solo provinciale, dal 2001 al 2003 la collaborazione fra i diversi enti avrà carattere formalizzato e strutturale, a partire dalla Proposta, accettata dalla Regione, di un’analisi unitaria delle tre indagini in materia di sicurezza realizzate, rispettivamente per la Regione Emilia-Romagna, per la Provincia di Bologna e per il Comune di Bologna.

Come accennato, per un complesso di ragioni politiche, amministrative, finanziarie, che riguardano entrambi gli Enti, la collaborazione in materia di sicurezza con il Comune di Bologna, che implica anche un contributo ai costi della rilevazione, si interromperà nel 2004 e riprenderà in forme diverse nel 2005 e poi nel 2011.

Il “monitoraggio” relativo alla percezione della sicurezza da parte dei cittadini metropolitani proseguirà invece, a cura e spese della Provincia di Bologna, fino all’anno 2006 compreso.

In parallelo però il Centro Demoscopico avvia ulteriori rilevazioni particolarmente impegnative rivolte ai cittadini dell’area metropolitana, a partire dalle due indagini sulla Qualità della Vita del 2003 e del 2004, rispettivamente con 3.200 e 2.000 interviste.

Accanto a queste, viene avviato, a partire dal 2002 e fino al 2011, il Progetto Cittadini-Pubblica amministrazione (detto anche Rendimento Istituzionale):

 

Obiettivo del Progetto – si legge nella presentazione dell’epoca - è un’approfondita valutazione degli effetti e gli esiti dell’azione amministrativa svolta da Provincia e Comuni nel territorio della Provincia di Bologna, nel corso dell’ultimo anno del mandato amministrativo corrente. La valutazione è particolarmente significativa in quanto negli ultimi anni sono state introdotte notevoli innovazioni sul piano dell’articolazione del governo locale, in particolare con la Legge Regionale E.R. n. 3/1999…. ha reso possibile fra l’altro la costituzione delle Associazioni di Comuni, che oggi raggruppano la quasi totalità dei Comuni della Provincia di Bologna.


Nel dettaglio, gli obiettivi del Progetto, che prevede lo svolgimento di una specifica indagine demoscopica rivolta ai cittadini degli allora 60 Comuni della Provincia, sono questi:

  • il monitoraggio del gradimento dei cittadini sui servizi offerti dalle amministrazioni comunali; rilevando il giudizio dei residenti sull’azione amministrativa locale;
  • il rilevamento di fattori strutturali e valutazioni dei cittadini sulle problematiche più sentite e sulla qualità della vita; propensione alla partecipazione civica, associativa e politica; rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione.


Sempre con questi obiettivi, il Progetto ha un'appendice di notevole interesse tra il 2006 e il 2008, con una batteria di indagini rivolte ai cittadini degli (allora) nove Quartieri di Bologna, anche queste incentrate sul Rendimento Istituzionale.

 

Entrambi i questionari elaborati per queste indagini, quello per la Qualità della Vita e quello per il Rendimento Istituzionale, contengono alcune domande che toccano i temi della sicurezza e della sua percezione da parte dei cittadini – ma in entrambi i casi la sicurezza è solo uno tra i diversi argomenti affrontati nell’intervista.

Con la ripresa della collaborazione al progetto regionale da un lato e le indagini svolte a livello di Bologna e dell’area metropolitana nel 2017, che si ripeteranno negli anni 2018 e 2019, si può dire che l’Osservatorio metropolitano sulla sicurezza si stia ora rimettendo in moto.