Nel corso degli ultimi 30 anni, i processi di integrazione scolastica e lavorativa, così come la costruzione di una rete locale di servizi sociali e sanitari hanno contribuito a migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone disabili e le loro capacità di partecipare attivamente alla vita sociale.
A fronte di tali progressi, oggi la qualità dell'integrazione si misura, non più dal soddisfacimento dei bisogni essenziali primari, che devono essere considerati diritti ormai acquisiti, quanto piuttosto sulla completa affermazione dei principi di autonomia, indipendenza, piena ed effettiva partecipazione e inclusione all'interno della società.