A lezione di razzismo. Scuola e libri durante la persecuzione antisemita

 

La riforma attuata nel ventennio fascista mirava a costruire la scuola come luogo nel quale sarebbe stata creata l’identità nazionale e con lei l’idea del “vero uomo fascista”.
Durante il fascismo i temi del culto della razza e dell’appartenenza etnica furono veicolati in vari modi, tra i quali lo stringente e rigoroso intervento sia sulla scuola che sull’editoria scolastica, sulla letteratura giovanile d’evasione e su un genere molto amato dalle giovani generazioni, il fumetto.
Educatori, scrittori, artisti, illustratori, in molti contribuirono a diffondere il seme del razzismo, traducendo in linguaggio pedagogico e in figure accattivanti temi e atteggiamenti in cui la diffidenza pregiudiziale verso l’altro, nero, ebreo, fisicamente diverso o di razza non ariana, contribuiva alla realizzazione di un progetto educativo di creazione del “noi”.

 

Domenica 25 gennaio 2015, in occasione del Giorno della Memoria, al Museo Ebraico di Bologna, in via Valdonica 1/5: inaugurazione della mostra "A lezione di razzismo. Scuola e libri durante la persecuzione antisemita"; dalle ore 10,30 alle 15,30 una serie di esperti guida il pubblico sull'analisi della "cupa stagione".

La mostra è visitabile fino all'8 marzo 2015.

 
 
 
 
Data ultimo aggiornamento: 21-01-2015