La Camera di Commercio di Bologna, in collaborazione con Unioncamere e Gruppo Clas, ha pubblicato il > rapporto sul quadro congiunturale metropolitano delle piccole medie imprese al 31/03/2022.
Se nel 2021 la crescita post-pandemia era stata costante, il 2022 si è aperto con indicatori ancora positivi, sebbene con minore intensità rispetto ai mesi della ripartenza: +6,9% la produzione, +8,9% il fatturato, +8,6% gli ordinativi, +6,1% la domanda estera, +7,2% il fatturato estero.
I settori maggiormente in crescita:
- metalmeccanica: tendenza positiva superiore all’andamento complessivo del manifatturiero. Fatturato +14,3%, produzione +11,2%, ordinativi 12,9%. Importante la tenuta del mercato estero: +11,5% fatturato e +9,8% domanda estera;
- edilizia: +7,2% volume d’affari, in cui continuano a crescere sia la componente artigianale (+8,2%), che la parte cooperativa (+3,4%);
- turismo: + 26,4% complessivo; continuano a recuperare dopo la pandemia i volumi d’affari delle strutture ricettive (+31,6%), della ristorazione, (+26,4%) delle agenzie di viaggio (+42,1%).
Bene anche l’ artigianato: +3,8% produzione, +4,5% fatturato e +5,0% ordinativi, ma in flessione i mercati esteri (-4,3% fatturato e -1,8% domanda estera).
Al contrario, se il settore alimentare rimane stabile come fatturato e ordinativi complessivi è solo perché è trainato dai mercati esteri: +7,6% esportazioni, +6,2% domanda estera.
La cooperazione tiene, ma con dinamiche di crescita meno significative della media di settore:+1,4% produzione, +1,8% fatturato e +2,1% ordini, mentre sono stabili i mercati esteri.
I servizi aprono l’anno con un +12% del volume d’affari.
Prosegue il trend di crescita delle vendite del commercio al dettaglio, ma il +6,2% è dovuto unicamente al +13% del comparto non alimentare: ancora in flessione invece il comparto alimentare (-4,9%) e la grande distribuzione (-6,1%). Commercio all’ingrosso: quasi + 7%.
In rallentamento il packaging, che, favorito durante la crisi pandemica, già nel corso del 2021 aveva mostrato dinamiche meno intense: nel primo trimestre presenta: -3,7% la produzione, tra -2% e -3% fatturato e ordinativi; -6,9% domanda estera, -3,1% esportazioni.
In tutti i settori prevale l’ottimismo degli operatori riguardo alle prospettive di crescita nel secondo trimestre dell’anno, malgrado le incertezze dovute all’impennata dei costi energetici, alla carenza di materie prime, alla persistente difficoltà a reperire manodopera e alla difficile situazione internazionale. Nel packaging oltre 1 operatore su 3 stima per il secondo trimestre un aumento di produzione e fatturato e 1 su 2 un aumento di ordinativi. Nei servizi, solo 5 operatori su 100 si aspettano un rallentamento del volume d’affari e nel turismo l’80% si attende una crescita, soprattutto nelle agenzie di viaggi.
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