Fondo Energia, a sostegno della green economy

 

Il Fondo Energia è un fondo rotativo di finanza agevolata a compartecipazione privata, messo in campo dalla Regione Emilia Romagna con risorse POR-FESR 2014/2020 e gestito da Unifidi Emilia Romagna. Il Fondo è finalizzato al sostegno della green economy attraverso l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato. Sono previsti anche contributi a fondo perduto, esclusivamente per la copertura delle spese tecniche sostenute per diagnosi energetica, studio di fattibilità o preparazione del progetto di investimento.

Per poter usufruire del Fondo, gli interventi devono essere realizzati in EmiliaRomagna. Beneficiari dell’intervento sono imprese (grandi e PMI) e Società ESCo (Energy Service Company) che:

- siano iscritte al Registro Imprese;

- abbiano localizzazione produttiva e realizzazione dell'investimento in Emilia-Romagna (nel caso in cui la domanda sia presentata da una ESCo, la localizzazione produttiva deve essere quella dell'impresa cliente);

- siano attive alla data di presentazione domanda;

- abbiano attività principale compresa in una delle sezioni della classificazione attività economiche (ATECO 2007) 

Sono escluse imprese operanti (attività principale) in sezioni non ricomprese sopra oppure in alcune sezioni come produzione e commercio armi, pornografia, tabacco, gioco d'azzardo.

Le imprese non dovranno risultare “Imprese in difficoltà”, ai sensi della definizione di cui agli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per salvataggio e ristrutturazione di imprese in difficoltà.

 

Il finanziamento agevolato Il Fondo concede finanziamenti di importo compreso tra € 25.000 ed € 750.000, a tasso zero per il 70% dell’importo erogato e ad un tasso convenzionato non superiore all’EURIBOR 6 mesi +4,75% per il restante 30%.

La durata dei finanziamenti può arrivare fino a 96 mesi, con la possibilità di avere 12 mesi di preammortamento.

Il Fondo concede inoltre un contributo a fondo perduto che copre le spese tecniche sostenute per la diagnosi energetica, e/o lo studio di fattibilità, e/o la preparazione del progetto di investimento.

L’importo massimo del contributo non potrà superare il 12,5% della quota pubblica di finanziamento ammesso e verrà erogato dopo la rendicontazione finale del progetto.

I progetti ammessi dal Fondo devono essere volti all’efficienza energetica e alla riduzione di gas climalteranti, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, esclusivamente per autoconsumo, nonché gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento.

Le spese ammissibili devono rientrare in una delle seguenti categorie:

a) interventi su immobili strumentali: ampliamento e/o ristrutturazione, opere edili funzionali al progetto;

b) acquisto ed installazione, adeguamenti di macchinari, impianti, attrezzature, hardware;

c) acquisizione di software e licenze;

d) consulenze tecnico-specialistiche funzionali al progetto di investimento;

e) spese per redazione di diagnosi energetica e/o progettazione utili ai fini della preparazione dell’intervento in domanda.

 

I giustificativi di spesa dovranno avere data successiva a quella di presentazione domanda, ad eccezione di quelli relativi alla predisposizione della documentazione tecnica (voce “e” in elenco), che potranno avere data successiva al 01/06/2014. 

L'importo del contributo richiesto a fondo perduto non potrà far parte delle spese coperte dal finanziamento agevolato.

Qualora l’impresa sia interessata alla richiesta del contributo a copertura del costo diagnosi/progetto, dovrà inserire tale importo in apposito spazio modulo di domanda e non in elenco voci di spesa relative al finanziamento.

La domanda può essere presentata, nel periodo di apertura dello sportello, attraverso modalità online con firma digitale.

Il gestore, attraverso sportelli territoriali, mette a disposizione un servizio di accompagnamento e supporto all’impresa nel rapporto con la Banca.

 
 
 
Data ultimo aggiornamento: 02-04-2019