La Città metropolitana di Bologna al servizio delle Unioni

In riferimento all'area tematica gestione associata dei servizi, la Città metropolitana di Bologna ha presentato la proposta di sperimentazione locale “La Città metropolitana di Bologna al servizio delle Unioni: un rapporto di crescita e rafforzamento bi-direzionale” relativamente al tema della governance metropolitana imperniata nel ruolo delle Unioni comunali.

Il percorso complessivo di lavoro è diviso in tre fasi:

  • analisi dello "stato di salute" delle Unioni comunali;
  • avanzamento di una proposta di miglioramento e sviluppo del sistema di governance e relativa applicazione;
  • monitoraggio e valutazione.

 

Le Unioni rappresentano i principali interlocutori della Città metropolitana di Bologna, i soggetti con cui si definiscono e si adottano le politiche di scala metropolitana. In tal modo dunque si persegue un duplice obiettivo, poiché potenziando le gestioni associate e le collaborazioni istituzionali, ne deriva anche un consolidamento della Città metropolitana stessa. Si cercherà di individuare, inoltre, linee generali esportabili e replicabili, con i necessari adattamenti, anche in altri territori nazionali, per formulare una proposta di miglioramento della governance locale.

 

Lo stato di salute delle Unioni

Nell'ambito della prima fase si è dunque definito di restituire una fotografia di “come stanno” le Unioni bolognesi. Le Unioni comunali bolognesi stanno vivendo una "stagione" istituzionale delicata, nella quale sembra che alcuni Comuni non credano, in modo così deciso come in passato, nel quid pluris che gli Enti sovramunicipali possono offrire; appare all'orizzonte una stagione di ritorno al "municipio". Occorre in tal senso ridelineare le prospettive di vantaggio delle gestioni associate e convincere gli amministratori dell'efficacia ed efficienza della tradizione bolognese. La Regione Emilia-Romagna sostiene le forme associative con incentivi finanziari legati al loro consolidamento e sviluppo. Per accedere a tali risorse le Unioni devono onorare alcuni requisiti legati all'incremento delle funzioni, alle modalità del loro svolgimento e alla costruzione di un'organizzazione efficace. Per affrontare tale sfida, le Unioni e la Città metropolitana devono conoscere con chiarezza le condizioni di partenza. Si vuole focalizzare l'attenzione sia sui casi di Unione in cui si riscontra consolidamento e sviluppo sia, al contrario, su quelli in cui si riscontra una certa involuzione, dovuta al ritiro di funzioni da parte dei Comuni o a ipotesi di recesso da parte di alcuni di essi dalla forma associativa.

È stato elaborato un questionario rivolto alle Unioni di Comuni dell'area metropolitana di Bologna. Il questionario prevede in premessa una parte compilativa informativa riguardo i dati sulla logistica, demografici, finanziari, istituzionali e sul personale impiegato nelle attività dell'Unione. Seguono poi tre sezioni con domande relative alle funzioni e ai servizi conferiti all'Unione, alla governance e all'assetto organizzativo ed infine alle relazioni con la Città metropolitana.

Il questionario è stato inviato alle Unioni prima di un colloquio di approfondimento tra un gruppo di lavoro della Città metropolitana e dell'Anci nazionale con i vertici politici e amministrativi delle stesse Gli incontri, calendarizzati nei mesi di settembre e ottobre 2018, hanno avuto luogo presso ciascuna sede istituzionale delle Unioni di Comuni. Sulla base delle risposte e delle discussioni intercorse, è stato elaborato un report che affronta trasversalmente e complessivamente i punti di forza e le criticità di ciascun contesto visitato secondo le seguenti matrici:

  • la vision di Unione
  • la governance e l'organizzazione
  • il rapporto con la Regione Emilia-Romagna
  • le funzioni conferite
  • le relazioni istituzionali tra Unioni e Città metropolitana I contenuti del presente lavoro rappresentano il punto di vista del gruppo di lavoro sul contesto bolognese senza alcuna pretesa o presunzione di assolutezza.