«Valuto molto positivo l’accordo concluso oggi sul Bilancio 2017 con le organizzazioni sindacali, che ringrazio per il bel confronto e per il lavoro svolto.
Non posso tuttavia condividere le osservazioni della Uil, a cominciare dal fatto che la mancata sottoscrizione non avrebbe in alcun modo ostacolato gli investimenti sociali: il Comune li ebbe realizzati in ogni caso e il confronto con i sindacati è finalizzato alla definizione delle cifre.
Volendo replicare punto per punto a quanto dichiarato dal segretario Giuseppe Rago, preciso che, in tema di scuola, nell’anno scolastico 2016/2017 abbiamo provveduto ad assumere nelle scuole d’infanzia tre persone con contratto di formazione e lavoro e tre a tempo determinato attingendo dalle graduatorie comunali, nei nidi due in cfl e ben 13 a tempo determinato, sempre provenienti dalle graduatorie. Inoltre, ricordo che gli accordi presi con le organizzazioni sindacali prevedevano un incontro per fare il punto a febbraio 2017.
Per quanto riguarda il fondo per l’affitto, in realtà il Comune di Imola ha aumentato la propria quota di risorse destinate dai 166.000 euro del 2016 a 200.000 euro per il 2017, prevedendone inoltre 200.000 anche per il 2018. La Regione, inoltre, ha istituito il reddito di solidarietà (RES), destinando 70 milioni di euro, con ovvie ricadute nei distretti e nei territori, mentre ha eliminato (sostituendolo con il fondo stesso) l’intervento diretto sulla casa. Si tratta di risorse che possono ovviamente essere destinate dai diretti interessati anche al pagamento dell’affitto.
La Uil, peraltro, ne può testimoniare perché ha sottoscritto l’accordo a livello regionale.
Sul piano di recupero degli alloggi Erp abbiamo spiegato durante gli incontri che il ritardo nell’assegnazione non è dovuto a nostre carenze, bensì al fatto che per ciascun alloggio è prevista una procedura che comprende la verifica puntuale delle condizioni economiche dei richiedenti, l’accettazione da parte della famiglia assegnataria e altri passaggi che a volte richiedono un certo tempo per andare a buon fine.
Sul versante della messa a norma degli edifici scolastici stiamo dando corso ad un piano pluriennale che prevede circa un milione di euro l’anno di interventi, senza nulla togliere al fatto che il Centro sociale Giovannini è per noi una scelta prioritaria, in quanto qualifica gli spazi di aggregazione nel quartiere Marconi, dove ci siamo impegnati insieme alle diverse realtà sociali presenti nel territorio.
Devo infine rimarcare una certa somiglianza tra i rilievi posti dalla Uil sul tema del Bilancio 2017 e gli emendamenti presentati in questi giorni da varie forze di minoranza presenti in consiglio, somiglianza che induce a sospettare una comunanza di intenti che va oltre lo sconfinamento del sindacato Uil in un terreno che trascende le proprie prerogative per assumere quelle proprie della politica».