Piazzetta Betlemme

Piazzetta Betlemme
 

Piazzetta Betlemme, luogo d'incanto e orgoglio dei persicetani, ha cambiato aspetto più volte, a partire dal 1980 quando fu scelta per ospitare una manifestazione estiva, dedicata al cinema comico e in quell'occasione si pensò di trasformarla in uno spazio che favorisse la partecipazione della gente. Due anni dopo, col consenso dei proprietari, si decise di ridipingere le facciate delle case circostanti. Le case, tutte a due piani, erano infatti generalmente povere, con gli intonaci stinti e i muri in disordine. Fu allora chiamato Gino Pellegrini, appena rientrato da Hollywood, dove aveva collaborato come scenografo a film di grande successo.
Pellegrini immaginò un omaggio al Cinema, un mondo tra il rurale e il western, punteggiato da tromp l’oeil. Nelle estati del 1982 e del 1983 la rassegna di cinema comico si trasformò in qualcosa di più: prima del film, nell’intervallo e dopo la proiezione in un piccolo palco posto sotto lo schermo si esibivano illusionisti, suonatori, cantanti, intrattenitori. Nella platea, popolata di tavolini e sedie come un cafèchantant si poteva bere e mangiare. Finita la festa, rimasta la scenografia del teatro o del cinema di strada, questo luogo magico è entrato pian piano nella consuetudine quotidiana.
Nel 1990, la piazzetta fu riaffrescata con un gioco straniante di impalcature dipinte che con corde, pali e mollette, sostenevano porte e finestre reali. Il tutto si stagliava in un paesaggio campestre padano fatto di muretti un po’ sbrecciati, campi coltivati a perdita d’occhio e qualche pioppeto in lontananza.

Nel 1996 Pellegrini creò un nuovo gioco di inganni: la piazzetta diventò infatti un tripudio di ortaggi fuori scala e di animali fantastici. Come una sorta di Alice nel paese delle meraviglie, ci si poteva aggirare tra verze e cavolfiori giganti, tra asini alati, oche alte tre metri e rane da cartone animato.

Nel 2002 le decorazioni murali erano rovinate e un’associazione spontanea di cittadini si è data l’obiettivo di restaurare la piazzetta. Grazie al loro lavoro di sensibilizzazione nei confronti di artigiani, professionisti e semplici cittadini, il luogo è tornato al suo antico splendore.

Sin dal 1982 non vi è stato mai uno sfregio o un danneggiamento e quando è stata abbattuta una casa, il proprietario ha voluto a sue spese salvare il muro dipinto, incorporandolo nella nuova costruzione.

Per approfondire: “La piazza dei sogni dipinti” di Gino Pellegrini e Maurizio Garuti (Editrice Consumatori, 1998) o visitare il sito www.ginopellegrini.it