I Frumenti antichi teneri hanno un grande valore culturale e tradizionale per la gastronomia della città di Bologna.
Favorire la coltivazione biologica dei Frumenti antichi teneri, da promuovere sul territorio in collaborazione con: Università, Regione, Enti locali, associazioni e consorzi, potrebbe aprire nuovi orizzonti alla agricoltura bolognese.
Questo progetto dovrebbe porsi l’obiettivo di valorizzare le esperienze e gli studi già svolti. L’iniziativa assumerebbe un significato importante anche sul piano della tutela della biodiversità.
La storica cucina bolognese è in diretta correlazione con l’uso dei frumenti antichi, ottenuti da agricoltura biologica, è per questo motivo che è opportuno sviluppare una azione di recupero delle antiche varietà di frumenti teneri quali ad esempio: Andriolo, Inallettabile, Verna, Gentil Rosso, Frassineto ed altri.
Queste antiche varietà di frumenti teneri sono indispensabili per conservare nel tempo gli originari e storici approntamenti: delle paste fresche all’uovo, del pane bolognese, delle brazadelle ecc.
Il programma di protezione e studio sistemico dei frumenti teneri antichi potrebbe essere così articolato: