Tagli agli Enti locali, un documento per i Parlamentari bolognesi

Presentato a palazzo Malvezzi da Conferenza Metropolitana e sindacati

Draghetti e alcuni Sindaci che compongono il tavolo di lavoro - Archivio Provincia di Bologna
Draghetti e alcuni Sindaci che compongono il tavolo di lavoro

L'Ufficio di Presidenza della Conferenza metropolitana dei sindaci di Bologna e le Organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil), dopo una valutazione sull'insostenibilità dei tagli agli Enti locali, hanno concordato l'invio ai Parlamentari bolognesi di un documento contenente le istanze del territorio da proporre al Governo. Il testo è stato presentato venerdì 29 ottobre a palazzo Malvezzi.


Il taglio di trasferimenti statali sui bilanci 2011 nel territorio bolognese sarà di circa 40 milioni di euro. Nel documento della Conferenza metropolitana dei sindaci e di Cgil, Cisl e Uil, inviato ai parlamentari bolognesi, si chiede di poter "sbloccare una percentuale significativa dei residui passivi, per liberare risorse liquide da immettere nel circuito economico locale", di "rivedere e aggiornare le rendite catastali", di svincolare, per i Comuni, "gli oneri di urbanizzazione", consentendo di utilizzarne una parte, e che "le società in house non siano assoggettate ai vincoli del patto di stabilità".
"Il permanere dei vincoli del patto, combinato alla stretta della manovra finanziaria del Governo - ha detto Beatrice Draghetti, presidente della Provincia di Bologna e della Conferenza metropolitana - hanno portato ad un punto critico".
A rischio sono "i servizi primari", come quelli "all'infanzia e agli anziani". Ai tagli dei trasferimenti agli enti locali, si legge nel documento, va aggiunto quello per la Regione, di 341 milioni di euro nel 2011, di 390 nel 2012.

Il documento chiede anche "che l'autonomia tributaria delle Province non sia limitata esclusivamente alla compartecipazione al gettito delle imposte del trasporto su gomma".

La Conferenza metropolitana ha poi approvato, questa volta senza la firma dei sindacati, un ulteriore documento, in cui vengono posti altri due punti: "dare la possibilità ai Comuni di rimodulare le aliquote sull'Ici per gli immobili concessi in locazione"; rivedere o annullare i limiti per la partecipazione nelle società che gestiscono servizi pubblici locali, evitando così la svendita di quote.


 
 
Data ultimo aggiornamento: 02-11-2010
 
 
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