Sottoscritto il Patto metropolitano per il contrasto alle fragilità sociali

individua le principali aree di disagio sociali presenti ora sul territorio e si pone l'obiettivo di definire in maniera condivisa gli interventi da realizzare

Persone anziane a passeggio
 

 

E' stato sottoscritto martedì 19 dicembre a palazzo Malvezzi il Patto per il contrasto alle fragilità sociali, che era stato approvato lo scorso settembre dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria metropolitana di Bologna.

Risultato di un percorso di lavoro che ha visto il coinvolgimento e la collaborazione del Terzo Settore con la Città metropolitana di Bologna, al Patto hanno aderito la Caritas diocesana Bologna, Opera Padre Marella, Antoniano Bologna, Forum Provinciale del Terzo Settore, Comitato paritetico metropolitano del volontariato, il Rappresentante provinciale Osservatorio regionale APS, il Rappresentante provinciale Osservatorio regionale volontariato, il Centro Servizi per il volontariato della città metropolitana di Bologna, Confcooperative Bologna, Legacoop Bologna, Cooperative Sociali AGCI, Confcooperative Bologna Imola, Solco Imola, Giovani Rilegatori Imola.

Il Patto individua le principali aree di disagio sociali presenti ora sul territorio e si pone l'obiettivo di definire in maniera condivisa gli interventi da realizzare. Partendo da una analisi condivisa delle difficoltà presenti sul nostro territorio, il Patto intende promuovere la messa a sistema ed il raccordo fra le diverse risorse del pubblico e del privato sociale, in un'ottica di ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse.

Un obiettivo ed una modalità di lavoro pienamente coerente con il Nuovo Codice del Terzo Settore e con il Piano sociale e sanitario della Regione Emilia-Romagna approvato nel luglio scorso. Il Patto inoltre, sarà parte integrante del Piano strategico metropolitano a cui la Città metropolitana sta lavorando proprio in questo periodo, in quanto si inserisce perfettamente all'interno delle linee di indirizzo già approvate.

Il “Patto” verrà presentato al territorio nell'ambito di appositi incontri che verranno attivati nei diversi distretti in collaborazione con gli Uffici di piano, grazie alla collaborazione del Comitato paritetico del volontariato della Città metropolitana di Bologna, organismo composto da rappresentanti degli enti locali dell'area metropolitana, nominati su impulso della CTSS metropolitana, e del volontariato.

“E' stato un percorso lungo quello per arrivare a questo punto – ha dichiarato il sindaco metropolitano Virginio Merola - ma da subito ci attiveremo per iniziare concretamente ad operare insieme al Terzo Settore e per far sì che quanto contenuto nel Patto si trasformi da volontà in azione concreta, con il pieno coinvolgimento di tutto il territorio metropolitano”.

“Il nuovo modello - ha sottolineato Giuliano Barigazzi presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria metropolitana di Bologna - non coincide con la somma di interventi e di servizi pubblici e privati ma è il risultato della capacità di cooperare cercando risposta alle esigenze di tutti attraverso la gestione comune di attività e la realizzazione di interventi in un mix di investimenti pubblici e privati coordinati dal pubblico. Vogliamo ricondurre questo Patto agli altri strumenti di programmazione, in particolare ai Piani di Zona in modo da ampliare ill numero di soggetti che possono partecipare, soprattutto sul tema delle nuove povertà che ritengo sempre più centrale.”



 

 

 
 
Data ultimo aggiornamento: 21-12-2017
 
 
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