Rapporti 2014 sul Mercato del Lavoro e dinamiche imprenditoriali

La situazione nell'area metropolitana di Bologna

Operaio al lavoro - Archivio Città metropolitana di Bologna

Il mercato del lavoro nell'area metropolitana di Bologna, pur nella perdurante difficoltà, mostra qualche segnale di ripresa, soprattutto in relazione all’andamento del 2013 uno degli anni più problematici dall’inizio della crisi. Il tasso di disoccupazione secondo i dati Istat sul nostro territorio, in controtendenza a quanto avviene a livello nazionale, passa infatti dall’8,2% dello scorso anno al 7%, al di sotto del valore regionale (8,3%) e dell’analogo dato dell’Italia nel suo complesso (12,7%).

I dati sul mercato del lavoro e l'imprenditoria nel nostro territorio sono stati raccolti dalla Città Metropolitana nel quadro della nuova funzione di coordinamento delle politiche di sviluppo economico e sociale. Per questo motivo l'Ente ha avviato un percorso per dare forza e innovazione alle politiche pubbliche di sviluppo del territorio, con l'obiettivo di accompagnare la ripresa economica e rilanciare l'economia e l'occupazione, garantendo la coesione sociale.
Tale percorso richiede una profonda conoscenza del territorio, delle imprese, del mercato del lavoro. Rivestono dunque fondamentale importanza i Report 2014 relativi al “Mercato del Lavoro” e “Dinamiche imprenditoriali e della popolazione”.

Alcuni dati
A sorreggere il sistema imprenditoriale bolognese nel 2014 sono le forme giuridiche più strutturate, società di capitale e altre forme d’impresa. Le società di capitale fanno registrare un tasso di crescita (+2,13%) di oltre diciassette volte più alto del tasso di crescita complessivo (+0,12%). Sono positivi anche i dati delle cooperative e dei consorzi, che incidono però ancora solo per il 3% sullo stock complessivo delle imprese.
Resta negativo il bilancio per le ditte individuali (-0,43%), comunque di minor intensità rispetto il periodo precedente, anche se il peso relativo delle chiusure resta attorno al 65% delle cessazioni complessive, equivalente a quasi 10 imprese cessate al giorno. In flessione, come ormai d’abitudine da inizio crisi, le società di persone, che presentano il saldo negativo più consistente.

I dati del 2014 mostrano che i “grandi settori tradizionali” risultano ancora in affanno, con un rallentamento di tutte le componenti del macro settore: delle attività manifatturiere (-1,08%), del settore del commercio (-0,13%), e del settore delle costruzioni (-106 unità).
In crescita invece risulta il bilancio del macro settore dei “servizi alle persone e dei servizi alle imprese” (+0,43%).
Il sistema bolognese contribuisce per il 21% sul totale delle imprese regionali e ben il 41% degli addetti regionali nel settore dei servizi e  il 29% degli addetti regionali nell'industria provengono dal territorio metropolitano.

Come detto secondo i dati Istat cala il tasso di disoccupazione sul nostro territorio. La diminuzione è dovuta al drastico calo della componente maschile (dal 7,8% del 2013 al 5,9% del 2014), mentre  i valori della disoccupazione femminile rimangono sostanzialmente sui valori dell’anno precedente (8,4%).
Anche per quello che riguarda la disoccupazione giovanile (14-24 anni), pur permanendo a livelli comunque elevatissimi, mostrano segnali in controtendenza, attestandosi al 39,3%, con un calo di 7 punti percentuali sull’anno precedente.
Anche in questo caso la flessione si deve esclusivamente alla componente maschile: la disoccupazione dei giovani passa dal 53,1% al 34,1%, mentre per le donne si assiste ad un ulteriore fortissimo incremento (oltre 10 punti percentuali dal 2013, arrivando al 46,5%.
Cresce il numero degli occupati (oltre 6.000 dal 2013, + 1,5%) per un totale di 444.000 a livello complessivo.
Il tasso di occupazione sale al 69,3% grazie soprattutto alla crescita dell’occupazione maschile, cresciuto di oltre 3 punti percentuali (76,2%), mentre tra le donne si assiste a una leggera flessione.
La crescita degli occupati interessa soprattutto il settore industriale (+12.000 gli occupati rispetto al 2013) a fronte di un ulteriore diminuzione nel settore delle costruzioni (- 1.000). Anche in agricoltura si assiste ad un ulteriore riduzione nel numero degli occupati (-4.000), portando quindi il peso di tale settore sulla struttura occupazionale del territorio a livelli ormai residuali (1,5%). In diminuzione nel corso del 2014 anche la quota dei lavoratori nei servizi (-2.000), dove comunque risulta occupato oltre il 70% del complessivo.
I lievi segnali di ripresa nel settore industriale paiono confermati anche dai dati relativi alla cassa integrazione guadagni (CIG) dove a fronte di una flessione complessiva nelle ore erogate pari al 17,4%, nelle industrie manifatturiere il ricorso agli ammortizzatori diminuisce in modo più sensibile (-26,9%) rispetto a edilizia (-7,1%) e commercio (-32%).

 

Link

 

Documento in formato Adobe AcrobatDinamiche socio economiche dell’area metropolitana(3517 KB)

 

Documento in formato Adobe AcrobatL’economia bolognese nel 2014 - Guido Caselli Direttore centro studi Unioncamere Emilia-Romagna(6134 KB) (slide)

 
 
Data ultimo aggiornamento: 14-04-2015
 
 
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