Il PAIR non prevede solo limitazioni e divieti alla circolazione (qui tutte le info), ma mette in campo anche una serie di azioni per un utilizzo corretto e consapevole degli impianti di riscaldamento domestico a biomassa legnosa.
La percezione comune considera la combustione domestica della legna una pratica tradizionale, quasi naturale, quindi innocua per la salute. Le evidenze scientifiche mostrano però un quadro molto diverso: le emissioni di polveri fini e composti tossici dei piccoli apparecchi a legna (caminetti, stufe, inserti) sono molto rilevanti, in molte zone questa è la principale sorgente inquinante per l’aria che si respira. Dagli studi risulta che durante la combustione, dalla legna si liberano, per unità di energia prodotta, inquinanti in quantità 10-100 volte superiori a quelle degli apparecchi a gas. Anche se la legna è meno utilizzata del gas, le alte emissioni specifiche fanno sì che il contributo sia rilevante: in molte regioni italiane più del 90% del PM10 generato dal settore riscaldamento domestico deriva dai piccoli apparecchi a legna.
Il Piano Aria prevede nel periodo 1 ottobre 2019-31 marzo 2020 , lo stop all’utilizzo di caminetti e stufe a legna o pellet per il riscaldamento domestico di classe 1 o 2 stelle:
Nuove installazioni:
in tutto il territorio regionale è consentito installare impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico di classe emissiva 3 stelle o superiore fino alla fine del 2019, dal 1 gennaio 2020 è consentita l’installazione di nuovi impianti di classe 4 stelle o superiore.
Nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale <35 kW, è obbligatorio utilizzare pellet certificato da parte di un Organismo di certificazione accreditato.