Piano del commercio, l'assessore Pamela Meier si dimette

La presidente Draghetti assume l'interim delle Attività produttive

Pamela Meier
Pamela Meier
Lunedì 7 aprile l'assessore provinciale alle Attività produttive, Pamela Meier, ha rassegnato le dimissioni alla presidente Beatrice Draghetti, che le ha accettate, riassumendo in capo alla sua responsabilità le deleghe di competenza dell'Assessore.

Meier ha motivato in una lettera alla Presidente e in una conferenza stampa le proprie dimissioni, riconducendole alle divergenze in Giunta sul Piano del commercio di prossima approvazione. I Verdi restano comunque nella maggioranza.

La presidente Draghetti e il vice Venturi hanno replicato con una nota congiunta alle dichiarazioni della Meier. Draghetti, in particolare, ha parlato di "incresciosa conclusione" della vicenda, chiarendo che "il Piano del commercio si è basato fin dall'inizio su tre principi: coerenza con la pianificazione territoriale metropolitana (Ptcp); contenimento delle quote per la grande distribuzione commerciale; sostenibilità ambientale, economica e infrastrutturale dei nuovi insediamenti."
Questi principi, secondo la Presidente, sono chiaramente contenuti nel documento che verrà portato alla Conferenza di pianificazione conclusiva convocata per il 16 aprile. "Ma proprio alla convocazione della seduta conclusiva della Conferenza si è sottratta l'assessore Meier, rinunciando a firmare la lettera." La convocazione, di conseguenza, è stata firmata dal vice presidente con delega alla Pianificazione, Giacomo Venturi. Il quale ha sottolineato, tra l'altro, come "la Provincia di Bologna ritiene che la grande distribuzione debba essere in equilibrio con la media e piccola distribuzione", ed "è per questo che a fronte di ipotesi di dimensionamento molto elevate (intorno ai 180.000 mq di superficie di vendita proposti e sostenuti dalla Meier), la Giunta propone di dimezzare abbondantemente la quota portandola a 86.000 mq per sei anni". Inoltre, la Provincia "non ha voluto distribuire a priori le quote commerciali per ognuna delle aree individuate dal Piano". E questo anche perché "la legge regionale 20/2000 ha introdotto un nuovo principio nella pianificazione volto a contenere la rendita fondiaria, cioè quel valore che un terreno acquisisce quando gli si assegna una quantità edificatoria indipendentemente che ci sia una reale intenzione di edificare o un reale progetto di impresa. Quella legge stabilisce che le quantità edificatorie siano assegnate solo nelle fasi operative dei Piani e cioè quando c'è nel breve tempo intenzione concreta di edificare".
 
 
Data ultimo aggiornamento: 09-04-2008
 
 
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