Neve, spesi 1,3 milioni per l'emergenza

Già 1 milione di danni alle strade, chiuse alcune aule delle superiori

La turbina provinciale a Montepastore
La turbina provinciale a Montepastore

L'assessore ai Lavori Pubblici Maria Bernardetta Chiusoli ha fatto un bilancio di queste due settimane di emergenza neve.

Il costo dell'emergenza sulle strade
Dall'1 febbraio ad oggi, le ore fatte dagli assuntori (spazzaneve a contratto) sono state complessivamente, su tutto il territorio provinciale, circa 11.800; le tonnellate di sale sparso sono state circa 2.300. Il costo complessivo dell'emergenza è di circa 1.300.000 euro.

Un costo, effettivamente, molto alto anche per le medie storicamente registrate dalla Provincia.

Inoltre è già possibile stimare in almeno 1 milione di euro i danni alla pavimentazione stradale causati dalle quantità eccezionali di sale sparso. Il sale infatti ha un'azione particolarmente dannosa sul conglomerato bituminoso, ne modifica i legami interni e provoca, conseguentemente, buche molto precoci.

Situazione viabilità
Ad oggi le strade di pianura sono "nere", come le principali fondovalli nella zona a sud della via Emilia. Bianche ma percorribili le altre strade di montagna dove sono cadute quantità di neve eccezionali e si sono registrate, nel week end, alcune criticità in particolare a Monghidoro, nella zona di Savigno e a Montepastore (frazione di Monte San Pietro al confine con Savigno).
Al momento sono ancora in azione diversi mezzi sgombraneve e spargisale per completare i lavori di sgombro e per allargare i passaggi sulla rete stradale.

La "cronaca" del week end
Durante tutto il week end, di vera e propria emergenza, il Servizio manutenzione strade della Provincia ha agito in continuo contatto con la Protezione civile e i territori maggiormente colpiti e l'impegno del personale cantoniere provinciale (coordinato dai 18 sorveglianti stradali e i 4 capi area, a capo delle 4 aree manutentive in cui è suddivisa la rete stradale provinciale) è stato forte e decisivo per molte situazioni critiche.
E' stata sempre garantita la continuità dei rifornimenti di sale provenienti dal porto di Ravenna.

Sabato 11 mattina, nel momento di maggior criticità per la rete stradale, per evitare di interrompere totalmente alcuni tratti di viabilità provinciale, via preferenziale di ogni eventuale soccorso, è stato deciso di dirottare la turbina (il mezzo sgombraneve più efficace in dotazione alla Provincia che opera normalmente nella zona del Corno alle Scale) verso le aree in maggiore difficoltà.
La turbina, guidata da una squadra di cantonieri provinciali, ha risolto in poche ore i problemi sulla viabilità provinciale a Savigno; subito dopo, sulle comunali di Savigno, è giunta la fresa inviata da Anas-Autostrade. La nostra turbina si è poi diretta a Cereglio (centro abitato di Vergato sulla sp 25) che versava in condizioni particolarmente critiche per l'enorme quantità di neve precipitata da venerdì sera e, con la collaborazione del Comune, che ha fatto rimuovere le auto in sosta che restringevano la carreggiata, si è risolta anche quella criticità.

La mattina di domenica 12 la turbina provinciale è intervenuta, insieme al Comune di Monte San Pietro, in soccorso di alcune famiglie rimaste isolate sulla via Vignola dei Conti, una comunale a Montepastore, poco distante dalla sp26 Valle del Lavino e il personale provinciale è riuscito a risolvere le criticità che gli altri mezzi di soccorso non riuscivano ad affrontare.

Il servizio di manutenzione invernale, dopo i ritocchi organizzativi effettuati in seguito alla nevicata di 2 anni  fa e l'avvio di un sistema di controllo/verifica della flotta dei mezzi spartineve e spargisale mediante GPS, non ha registrato malfunzionamenti particolari, tranne casi isolati che verranno prontamente messi a fuoco e risolti.

La situazione nelle scuole superiori
Il conteggio dei danni agli edifici scolastici della Provincia (scuole superiori) è ancora in corso. Le eccezionali nevicate e le basse temperature che si sono riscontrate in questi giorni hanno determinato diffusi inconvenienti e alcune situazioni di criticità sia relativamente alla fruibilità degli spazi scolastici sia per i consistenti danni agli edifici stessi.
In questo fine settimana la Provincia ha effettuato la pulizia dei percorsi di accesso agli edifici scolastici e di alcuni spazi esterni in modo da consentire il corretto utilizzo delle strutture fin dalla giornata di domani in cui si prevede il riavvio dell'attività didattica. Già oggi in alcuni comuni (Castelmaggiore, Budrio, Medicina) è stata riavviata l'attività didattica e dal punto di vista dell'accesso agli edifici non si sono riscontrati problemi.
Sono in corso molti interventi per la rimozione delle consistenti formazioni di stalattiti di ghiaccio in corrispondenza di pluviali e gronde, con la contestuale messa in sicurezza dei percorsi. L'operazione di rimozione è particolarmente delicata sia per la presenza delle auto in sosta sia per la rapidità con cui questi queste formazioni di ghiaccio si creano a causa delle basse temperature notturne. Laddove non si riesce alla rimozione immediata si procede con apposita segnalazione ed interdizione dei percorsi.

L'eccezionalità degli eventi atmosferici ha causato anche danni straordinari alle strutture. Attualmente è stato necessario procedere alla chiusura di alcune aule e laboratori a causa di copiose infiltrazioni, in accordo con i dirigenti scolastici che hanno provveduto a ricollocare le classi temporaneamente in alcuni laboratori o spazi ad uso collettivo.

Nel dettaglio:

1. Liceo Fermi di via Mazzini a Bologna (3 aule e porzioni di corridoi)
2. ITIS Belluzzi di via Cassini a Bologna (3 aule + biblioteca)
3. Fantini di Vergato (3 laboratori di informatica)
4. ITIS Majorana di San Lazzaro (2 aule)
5. Liceo Righi di Bologna: chiusura di 2 palestre (sede e succursale di via Tolmino)
6. Rosa Luxemburg: chiusura della palestra

Sono presenti altre situazioni di infiltrazioni in alcuni plessi e non è da escludere la possibilità di interdizione di ulteriori spazi didattici.
Il servizio Edilizia scolastica è già intervenuto, laddove è stato possibile, sulle coperture degli edifici. Per altri interventi sarà necessario aspettare alcuni giorni in modo da avere la piena accessibilità in sicurezza dei coperti specie quelli a falde inclinate.


L'assessore Chiusoli ha espresso apprezzamento e sentiti ringraziamenti al direttore del Settore Lavori pubblici ing. Davide Parmeggiani e a tutti gli operatori del Servizio Manutenzione strade che “con il loro impegno e la loro abnegazione hanno consentito di risolvere situazioni critiche, data l'eccezionalità del momento”.


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Data ultimo aggiornamento: 22-02-2012
 
 
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