Ogni pietra è stata smontata e restaurata, le fondamenta sono state rifatte, poi è stato rimontato mattone su mattone. Con un lavoro certosino, che testimonia come la memoria si edifichi fin dalle piccole cose, con dedizione e tenacia. I lavori di restauro hanno salvato dall’usura del tempo uno dei luoghi simbolo della nostra storia: il teatro dell'eccidio nazifascista di Monte Sole, il Cimitero di Casaglia dove riposano monsignor Luciano Gherardi, che quella strage denunciò e fece conoscere al mondo, e don Giuseppe Dossetti, uno dei padri dell’Italia repubblicana e antifascista.
L'appuntamento per celebrare la conclusione di questo restauro è sabato 2 febbraio a Marzabotto a partire dalle ore 10 nei locali della Casa della Cultura e della Memoria (via Aldo Moro 2). Saranno presenti la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna Simonetta Saliera, l'ambasciatore di Germania in Italia Vicktor Elbling, il sindaco di
L'azione di restauro e il risanamento conservativo sono stati promossi dall’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale, in accordo con il Comune di Marzabotto. L'intervento è costato 240.000 euro ed è stato finanziato dalla Repubblica Federale di Germania con il contributo del Comune di Marzabotto. Marzabotto Romano Franchi e il presidente dell'Ente Parchi, Sandro Ceccoli.
Per l'occasione sarà proiettato un breve documentario e sarà raccontata l’opera di restauro e alle 11 è in programma una visita guidata al sito di Casaglia.
"Casaglia 2018" è il titolo del documentario di 15 minuti realizzato dall'Ente Parchi Emilia-Orientale. Il filmato si apre con le parole di don Dossetti e della sopravvissuta Cornelia. L'occhio del regista vola poi sui luoghi di Casaglia, il verde delle colline e la serenità del cielo, ai quali è affidato per l'eternità l'insegnamento che viene dal 'no' alla barbarie umana. Nel finale un cippo, "un monumento pieno di significato pur nella sua semplicità: quello che ricorda il sacrificio dei partigiani della Brigata Stella Rossa". A far da colonna sonora "Della fine del mondo", composta nel 1940 dal musicista Olivier Messiaen durante l'internamento nel campo nazista di Gorlitz, al confine tra Polonia e Germania. "Abbiamo voluto realizzare questo video perché dalla condanna degli orrori del passato nasca un'idea positiva di futuro; vogliamo riaffermare valori universali di dignità della persona", spiega Sandro Ceccoli.
Nel cimitero di Casaglia di Monte Sole il 29 settembre 1944 fu perpetrato l’eccidio di 84 persone, uno delle 115 stragi che complessivamente vennero a formare il più grande eccidio nazista dell’Europa Occidentale. Il luogo è divenuto nei decenni simbolo della strage tra il Setta e il Reno, che nell’ultimo inverno di guerra vide i nazifascisti trucidare centinaia di innocenti, senza risparmiare né donne, né bambini, né infermi.
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