"La vetrina infranta - La violenza politica a Bologna negli anni del terrorismo rosso". Il libro dedicato a Graziella Fava, morta nel 1979 a seguito dell'assalto terroristico alla sede dell’Associazione stampa Emilia-Romagna-Marche sarà presentato mercoledì 13 marzo, alle ore 17.30, nell'aula del Consiglio Provinciale in via Zamboni 13.
Dopo il saluto del presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, intervengono Luca Pastore, autore della ricerca storica, Mirco Dondi, professore di storia all'Università di Bologna, Luca Alessandrini direttore dell'Istituto Parri. Coordina Claudio Santini della Fondazione dell'Ordine Giornalisti e autore delle interviste a protagonisti del tempo.
Graziella Fava è una vittima "senza colpa” per essersi trovata nell’appartamento sopra la sede del sindacato, nel momento dell’attacco e “senza giustizia”, perché l’inchiesta sulla sua morte è stata archiviata in quanto "ignoti gli autori del reato".
In occasione del trentennale della sua morte, Ordine e Sindacato hanno istituito - in collaborazione con il Dipartimento di discipline storiche dell’Università di Bologna - una borsa di studio per una ricerca sul terrorismo di estrema sinistra, detto anche movimentista, attivo a Bologna, nella seconda metà degli Anni 70.
Luca Pastore ha compiuto un'attenta ricerca su fonti giornalistiche e su pubblicazioni e biografie, atti giudiziari. Il libro è stato integrato da una premessa del professor Mirco Dondi sul quadro nazionale degli attacchi ai giornalisti e da alcune intervista fatte dal giornalista Claudio Santini ad alcuni dei protagonisti di allora. Si è aggiunta una dettagliata cronologia bolognese degli anni violenti dal 1974 al 1979.
Ordine e Sindacato hanno promosso e sostento la ricerca e la Fondazione dell'Ordine Giornalisti ha concretizzato il progetto. L'Istituto Parri ha scelto questo volume per dare inizio a una collana di ricerche storiche. Pendragon è l'editore.