La storia dei movimenti pacifisti bolognesi

Un libro e una mostra dal secondo Dopoguerra al 2003

Copertina della ricerca

Una ricognizione sistematica delle espressioni organizzate e spontanee che nella seconda metà del Novecento si sono mobilitate di fronte ai conflitti, sviluppando idee e pratiche, misurandosi con gli avvenimenti internazionali, le vicende nazionali, le culture e le esperienze politiche più diverse: è il tema del volume “La possibile utopia. Per una storia dei movimenti pacifisti a Bologna nel secondo Novecento” promossa da Provincia di Bologna, Tavolo provinciale per la pace, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna «Luciano Bergonzini» (Isrebo); con il contributo di Regione Emilia-Romagna - Pace e diritti umani; Anpi e Comitato provinciale della Resistenza e della lotta di Liberazione di Bologna; Emilbanca e Coop Adriatica.

 

Sono state “censite” 30 associazioni pacifiste attive a Bologna e provincia: “trasversali, interpartitiche e interconfessionali - spiega l’autrice Rossella Ropa - che si muovono su obiettivi e rivendicazioni concrete e precise, sul terreno della sensibilizzazione e della disobbedienza civile e non violenta (digiuni, sit-in, marce per la pace, obiezione di coscienza al servizio militare e alle spese militari….) in particolare in tre “grandi scenari” lungo questi 60 anni di storia: la guerra fredda, le guerre regionali degli anni '90 e la guerra globale contro terrorismo dopo l’11 settembre 2001”.

 

La rilevazione è stata avviata, nel gennaio 2012, grazie all'impegno di alcuni protagonisti del pacifismo bolognese (Nadia Baiesi, Anna Draghetti, Lorenzina Pagella, Patricia Tought, Renzo Craighero, Antonio Ghibellini, Gianni Paganelli, Vittorio Pallotti) che hanno messo a disposizione le loro conoscenze ed esperienze, e favorito l’accesso ai loro archivi, privati o di associazioni.

 

Fonte primaria della ricerca è stato il materiale documentario – lettere, opuscoli, volantini, documenti politici, relazioni di convegni, riviste, bollettini, letteratura coeva, pubblicistica – contenuto nell'archivio della Casa per la pace «La Filanda», conservato a Casalecchio di Reno (Bo) e, inoltre, in quelli della Fondazione Gramsci di Bologna, del Centro di documentazione delle donne di Bologna, dell'Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri Emilia Romagna, del Laboratorio nazionale per la didattica della storia di Bologna.

Ulteriori informazioni e dati utili per la ricostruzione della storia dei gruppi pacifisti bolognesi sono stati raccolti con la collaborazione dei responsabili delle associazioni aderenti al Tavolo per la pace, convocato dalla Provincia a partire dal 2005.

 

Nel 2014 questa ricerca “diventerà” anche una mostra dal titolo: "Per un'utopia possibile: bandiere e simboli di pace, 1945-2002" che si aprirà a Bologna presso il Complesso del Baraccano il 13
aprile.

 
 
Data ultimo aggiornamento: 12-11-2013
 
 
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